Angiolini (M5S): "Bongiovanni, per
quel che ha fatto non ci mancherà"
"È stato un sindaco che ha gestito l'ordinaria amministrazione. Non si percepiscono idee e visione di futuro per la nostra città. Su queste ceneri bisogna ricostruire un tessuto sociale con una visione chiara"
E’ un complimento sarcastico quello di Angelo Angiolini (M5S) all’indirizzo di Filippo Bongiovanni (Lega) che presto non sarà più sindaco di Casalmaggiore essendo stato eletto al Consiglio Regionale nel collegio cremonese e dovendo giocoforza rinunciare ad una delle due cariche.
“Mi complimento – scrive Angiolini – con il neo consigliere regionale Filippo Bongiovanni. La sua legittima ambizione politica, dopo il tentativo di cinque anni fa, viene premiata con una buona affermazione. Le sue vele hanno il favore del vento della destra.
Lasciare la carica di sindaco ha il sapore del tradimento, ma la comunità di Casalmaggiore non ha nulla da rammaricarsi per le sue dimissioni premature. Qualcun altro gestirà l’ordinaria amministrazione come avvenuto per 9 anni. Sulle quattro questioni più importanti, ancorché non di competenza diretta del comune, Tangenziale, Ferrovia, Ponte, Ospedale, i risultati della sua influenza politica al livello superiore sono assai scarsi, per non dire nulli.
Se egli plaude, per obbedienza di partito, al progetto di un’autostrada (CR-MN) insostenibile per costi e previsioni di traffico con la favola dal gap infrastrutturale, lascia Casalmaggiore unico comune sopra i 4000 abitanti nel raggio di 40 km senza tangenziale.
Assai scarsi in 9 anni gli interventi sul decoro urbano, sulla riqualificazione energetica degli edifici pubblici, di quelli privati, sulla mobilità sostenibile, sul verde pubblico, sul piccolo commercio e relativa desertificazione della Piazza, sulle abitazioni popolari.
Il patto dei sindaci, con tutti i suoi obiettivi di sostenibilità, da lui sottoscritto nel 2014, è rimasto lettera morta. Per la nascita di una comunità energetica rinnovabile la Curia ha preceduto il comune. La viabilità in Centro peggiorata con l’inversione dei sensi unici e un assurdo impianto semaforico. Il vecchio ospedale messo in vendita anziché entrare nel patrimonio storico della città. Nessuna istanza di discussione e partecipazione diretta dei cittadini alle scelte della Giunta.
È stato un sindaco che ha gestito l’ordinaria amministrazione. Non si percepiscono idee e visione di futuro per la nostra città. Su queste ceneri bisogna ricostruire un tessuto sociale con una visione chiara sulle emergenze sanitaria, ambientale, energetica, sociale e sull’avvio di progetti che diano dignità e speranza ai cittadini casalaschi.
Quanto al M5S, la riflessione sull’insuccesso è iniziata. Devo ringraziare le elettrici e gli elettori che mi hanno espresso la loro preferenza. Casalmaggiore è il comune in cui il Movimento ha ottenuto la più alta percentuale di voti delle Province di Cremona e di Mantova. La sfiducia nella politica e il gap di idee lasciato da Bongiovanni sono spazi difficili da colmare ma ho fiducia che i cittadini casalaschi torneranno a impegnarsi con me per la propria città, con un rinnovato impegno civile“.