Solidarietà

Sentinelle sulle Mura, scarponi per
i migranti: "Solo un gesto d'umanità"

"Le scarpe saranno già divise ed ognuna porterà un messaggio. Appena siamo pronti partiamo. Abbiamo chiesto anche un aiuto ai comuni, e devo dire che Luca Zanichelli a Rivarolo del Re ci ha già detto che ci darà una mano. Una mano ce la può dare chiunque voglia"

Arrivano a Trieste, sulle rotte balcaniche e poi, spostandosi in treno o in bus, approdano dall’altra parte dell’Italia. Italia che è solo una tappa verso la Francia, verso il sogno di un avvenire diverso, migliore. Sono migranti e ci sono, anche se spesso siamo più portati a chiudere gli occhi e a far finta di nulla. Un fiume di persone: uomini, donne, bambini aiutati solo dalla Caritas. Nel 2021 sono stati circa 15mila quelli che hanno attraversato il confine dall’alta Val di Susa sino in Francia. Spesso non hanno neppure i vestiti o l’attrezzatura adatta per la montagna.

Hanno iniziato i valligiani, qualche anno fa, a lasciare lungo quella rotta scarponi da trekking ed altri indumenti per rendere quel percorso un poco più agevole. E quell’iniziativa – insieme a tante altre e all’apertura di un centro per l’accoglienza – è stata sostenuta e spinta anche da don Luigi Chiampo, parroco di Bussoleno, presidente di Talità Kum e responsabile Migrantes della diocesi susina, che quei migranti li accoglie, li aiuta. Non ha fatto finta di nulla, e non ha chiuso gli occhi.

L’interesse per quel progetto era nato al dottor Alessandro Maroli e alle sue Sentinelle sulle Mura qualche anno fa. Aveva letto un reportage sui migranti e su quella rotta impervia. Aveva letto dei viaggi della speranza di tutta quella gente spesso in fuga dalla miseria o dalla guerra ed aveva deciso di fare qualcosa. Nel 2021 era partira una raccolta di scarponi da trekking e da  montagna. Partita quasi senza grandi speranze, aveva portato le Sentinelle a riempire un furgone. Alessandro insieme ai suoi amici era poi partito per Oulx per consegnare quanto raccolto. Aveva conosciuto don Luigi e i suoi volontari deciso a proseguire nella sua opera. Non ha fatto finta di nulla, e non ha chiuso gli occhi neppure lui.

“Abbiamo iniziato la raccolta degli scarponi – ci racconta l’otorinolaringoiatra di Casalmaggiore – e l’intenzione è quella di andare, tra fine aprile ed inizio maggio, a portarli al rifugio Massi, l’ex struttura dei salesiani adattata all’accoglienza, e a don Luigi”.

E’ una piccola iniziativa, Alessandro è forte e determinato. “Sono piccole cose che hanno un senso globale. Queste sono persone che hanno necessità. E io le vedo come persone, non posso non fare quello che è nelle mie possibilità e in quelle dell’Associazione. Noi in genere ci occupiamo soprattutto, di miele e di produttori di miele, ma possiamo fare qualcosa anche in questo progetto. E così abbiamo deciso di sostenerlo. Incentiviamo l’immigrazione clandestina? Il nostro è solo un gesto di umanità, io la vedo così. Un gesto di umanità come quello delle tantissime persone che ci hanno aiutato la prima volta nella raccolta. Tante persone anonime che ci hanno portato scarpe per quei migranti che quasi nessuno vuole vedere ma che ci sono. E quest’anno vogliamo fare di più. Abbiamo chiesto a chi ci porta le scarpe di lasciare un messaggio di incoraggiamento. Fatte le giuste proporzioni e con il massimo rispetto, sono un poco come quelli che in tempo di guerra aiutavano gli ebrei a scappare o a nascondersi. E’ un gesto di speranza”.

Un piccolo (grande) gesto di speranza ed umanità. Per chiunque volesse dare una mano il centro di raccolta è a Casalmaggiore, presso il Centro medico Terma Maggiore, in via Beduschi 43. “Le scarpe saranno già divise ed ognuna porterà un messaggio. Appena siamo pronti partiamo. Abbiamo chiesto anche un aiuto ai comuni, e devo dire che Luca Zanichelli a Rivarolo del Re ci ha già detto che ci darà una mano. Una mano ce la può dare chiunque voglia”. Il cuore è già là. E quello di Alessandro Maroli è un cuore in perpetuo moto. In cammino come tutti quei migranti in cerca di una speranza e di un futuro migliore.

Nazzareno Condina

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