Casalmaggiore, nasce l'Associazione
Senghor. Concretamente, per i ragazzi

Si chiama Associazione Senghor, ed è l’ultima nata nel mondo (piuttosto vivace) del terzo settore casalasco. Una quindicina di professionisti, con un consiglio direttivo ed un presidente, Paolo Segalla, che a Vicoboneghisio ha dato vita alla Comunità Senghor che si occupa di minori. “L’intento – ci spiega – è quello di occuparsi di ragazzi e del loro disagio in vari modi. Lavorare sul disagio giovanile in senso ampo. Ci accomuna il fatto di avere avuto a che fare, in modalità diverse, col disagio giovanile”. Gli obiettivi e le modalità di azione sono già chiari: “Ci muoveremo in accordo con i servizi sociali, i carabinieri e le altre associazioni. Il nostro intento è quello di lavorare con i ragazzi sul territorio. Quando parliamo di disagio non ci riferiamo solo ai devianti, ai border line. Ci sono, tanto per fare un esempio, ragazzi chiusi in casa che non escono, persi con i telefonini o davanti ad un computer. E’ anche con loro che ci piacerebbe lavorare”. Una modalità di lavoro del tutto particolare. Mutuata in parte dall’esperienza maturata dal presidente nei 10 anni di cooperazione internazionale e di progetti in Africa. “Non ci interessano i convegni e le assemblee, ci interessano poco le parole. Vogliamo lavorare in manira concreta per microprogetti, mettendo in campo ognuno la nostra competenza. Siamo tutti professionisti con qualcosa da dare. Mi vengono in mente, ad esempio, ragazzi alla ricerca di lavoro. Chi può darci una mano? Chi ha poco tempo soprattutto. Chi ha poco tempo in genere è perché il resto del tempo lo impiega nelle proprie attività, mettendo in gioco le proprie competenze. Anche quel poco tempo ci interessa. Il tempo, quello che c’è, lo vorremmo mettere in campo per i ragazzi, e per i giovani. In maniera concreta, e attiva”. Per chiunque volesse mettere a disposizione quel poco tempo che ha l’invito è quello di contattare direttamente Paolo Segalla al 3312800183.

Nazareno Condina