Cronaca

Carabinieri Viadana, 5 pregiudicati
fermati, 3 in carcere, 2 ai domiciliari

Nella mattinata del 9 febbraio, all’esito della relativa udienza, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il locale Tribunale, concordando con le risultanze investigative e con le richieste avanzate dalla Procura della Repubblica di Mantova ha convalidato l’arresto e disposto la misura della custodia cautelare in carcere per tre degli arrestati e quella degli arresti domiciliari per gli altri due

Nella mattinata del 7 febbraio, nel corso dei quotidiani servizi perlustrativi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati, in particolare quelli contro il patrimonio, come furti e truffe, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Mantova, i Carabinieri del Comando Compagnia di Viadana hanno tratto in arresto 5 pregiudicati, ritenuti, in ipotesi accusatoria, responsabili di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, lesioni e furto aggravato.

Intorno alle 11.00 la pattuglia della Stazione Carabinieri di Bozzolo aveva intercettato a Rivarolo Mantovano un’autovettura, che alla vista dei militari si era data alla fuga. Ne era seguito un lungo inseguimento, durante il quale in più occasioni l’auto in fuga aveva messo a repentaglio gli altri automobilisti e gli stessi uomini dei Carabinieri, sino a Casalbellotto, dove più pattuglie dell’Arma, erano riusciti a fermare il veicolo e bloccare i due occupanti, dichiarati in arresto per resistenza a pubblico ufficiale.

Durante le fasi di identificazione in prossimità dei Carabinieri impegnati era transitata un’altra autovettura sospetta, a cui i militari avevano intimato l’Alt. In tutta risposta il veicolo aveva effettuato una repentina inversione di marcia per darsi alla fuga. Anche in questo caso una pattuglia dei Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Viadana, si era messa all’inseguimento del mezzo. La folle corsa dei fuggitivi si era arrestata solo nelle vie del centro abitato di Viadana, dove l’auto in fuga, nel tentativo di transitare sul marciapiede aveva speronato l’auto dell’Arma, posta di traverso al centro della strada per impedirne il passaggio.

I tre occupanti dell’auto, collegati ai due precedenti fermati, erano stati – al pari degli altri – portati presso il Comando Compagnia di Viadana, dove erano stati dichiarati in stato di arresto per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni.

I successivi accertamenti avevano permesso inoltre di far venire alla luce che nella mattinata, prima di essere intercettati dai Carabinieri, i soggetti fermati avrebbero, in ipotesi accusatoria, consumato un furto su autovettura dinnanzi al cimitero comunale di Rivarolo Mantovano: la refurtiva che era stata asportata dall’auto della vittima, una donna che si era recata al cimitero per un saluto ai propri cari defunti, era stata recuperata dai Carabinieri e restituita.

Dei cinque arrestati, con precedenti penali e di polizia specifici, quattro sono stati portati nel Carcere di Via Poma a Mantova, mentre un quinto è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

Con il coordinamento della Procura della Repubblica virgiliana, sono ora in corso ulteriori ed approfonditi accertamenti per verificare se i pregiudicati possano essere i responsabili di ulteriori reati nel territorio della Provincia di Mantova.

Nella mattinata del 9 febbraio, all’esito della relativa udienza, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il locale Tribunale, concordando con le risultanze investigative e con le richieste avanzate dalla Procura della Repubblica di Mantova ha convalidato l’arresto e disposto la misura della custodia cautelare in carcere per tre degli arrestati e quella degli arresti domiciliari per gli altri due.

Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari.

L’attività di polizia giudiziaria rientra nell’ambito della capillare attività di controllo del territorio disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Mantova, volta ad arginare ogni forma di reato ed in particolare a prevenire la commissione di furti e truffe in danno dei cittadini.

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