Ciclabile Diotti - Vicobellignano,
distesa di feci: le foto di un lettore
E’ una distesa infinita di merda. In quei 300 metri di ciclabile (il tratto che dalla rotonda Diotti va a Vicobellignano) oltre ai problemi strutturali mai risolti, ci sono escrementi di cane un po’ dappertutto. Alcune lasciate lì, altre poste in sacchetti, ugualmente lasciati poi lì nella speranza del miracolo della sparizione autonoma avvenga.
Un malcostume diffuso e mai efficacemente contrastato da chi potrebbe farlo. Non è colpa degli animali, la colpa è dei bipedi che li portano con se, senza minimamente preoccuparsi dell’impatto che le cacche degli stessi possono avere su chi utilizza lo stesso percorso per muoversi. Senza minimamente preoccuparsi della decenza dei luoghi.
Le foto ce le manda un lettore incazzato. Non hanno bisogno di didascalia, e ne pubblichiamo solo la metà per non tediarvi. Lo stesso lettore ci accenna ad una raccolta firme di residenti e commercianti di zona, che partirà a breve per chiedere un intervento deciso da parte soprattutto della Polizia Municipale e – nell’emergenza attuale – di qualcuno che vada a ripulire. Una qualche sana contravvenzione perché se c’è un modo per contrastare il malcostume è unicamente mettendo la mano sul portafogli degli sprovveduti. Educazione, parole, ammonimenti non servono a nulla: serve la penna a sfera e un libretto dove segnare la mancanza di rispetto e senso civico.
Chi ci ha girato le foto ci ha pure spiegato che le persone che portano a passeggio il cane su quella strada, dove le bici a volte fanno fatica a muoversi sul tracciato che richiederebbe un restyling, sono comunque e sempre le stesse. Non sono tutti maleducati, ma qualcuno indubitabilmente lo è.
Non è la prima segnalazione del genere: qualche settimana fa la stessa segnalazione, per abbandono di feci, ci era giunta dal viale della stazione e una differente da via Corsica. Le aree dove c’è un piccolo spazio verde sono in genere prese di mira, e ci segnalano anche il parco di via Romani come area spesso utilizzata come defecatoio. Non ne avevamo ancora scritto ed è un po’ colpa nostra: non avremmo potuto fare niente per risolvere il problema, non abbiamo così tanto potere, ma parlarne aiuta e magari stimola (o può stimolare) i 4 neuroni dei renitenti alla pulizia.
Ci proviamo adesso, con questa sequela di foto: lo sappiamo, è merda e non è un bel vedere. Ma è tanto di quel che c’è su quella ciclabile che di ciclabile non ha nulla o quasi, se non il pallido aspetto. Non speriamo nulla, ve lo diciamo subito. Non ne abbiamo molte di speranze con chi non comprende che in un mondo migliore potremmo viverci meglio tutti. Cani compresi.
N.C.