Cividale, l'ultimo saluto del
paese al buon Mario Molinari
Al termine del rito funebre la bara, dopo la benedizione con l'incenso e l'aspersione è stata trasportata al cimitero locale seguita dalla stessa moltitudine di persone che avevano gremito la chiesa
Tantissime persone del mondo agricolo hanno partecipato all’ultimo saluto a Mario Molinari, il pensionato di Cividale morto mercoledì scorso in circostanze drammatiche. Non vedendolo tornare a casa all’ora di cena i famigliari lo avevano cercato nei pressi del loro cascinale trovandolo al buio disteso a terra senza vita con numerose ferite sul corpo. Probabilmente a causa di un malore l’83enne era caduto dal trattore mentre il mezzo aveva continuato la sua corsa arrestandosi contro un muro. Durante il funerale il parroco di Cividale don Ernesto Marciò martedi pomeriggio ha ricordato le qualità del defunto descrivendolo una brava persona calma, tranquilla mai soggetta a scatti d’ira ne abituata a polemizzare cosi come tante persone sono avvezze a fare.
“Mario aveva una fede solida senza eccessive manifestazioni ma costante e affidabile. Ricordo che sopratutto i primi tempi quando dovevo andare a benedire le stalle in paese chiedevo a lui di accompagnarmi non conoscendo ancora tutto l’ambiente. E lui lo faceva con grande disponibilità e cortesia parlando poi bene di tutti gli agricoltori che andavamo a visitare elogiando il loro bestiame”.
Mario Molinari aveva molta cura anche di una piccola cappelletta che sorge all’ingresso ghiaiato davanti al cortile della sua casa. Un piccolo edificio religioso che ogni anno per Natale decorava con suggestive luci colorate. Cosi come il grande ceppo di rose adiacenti tenute in ordine personalmente tutto l’anno pronte per la lunga fioritura estiva. Al termine del rito funebre la bara, dopo la benedizione con l’incenso e l’aspersione è stata trasportata al cimitero locale seguita dalla stessa moltitudine di persone che avevano gremito la chiesa.
ros pis