Politica

Moratti a Sabbioneta presenta la lista:
"Lombardia rimasta ferma a Expo"

Una sorta di esame a tutto tondo del territorio del comprensorio Oglio Po, dove Letizia Moratti, candidata a governatore per la Regione Lombardia nelle prossime elezioni del 12-13 febbraio, è stata nelle ultime settimane già tre volte. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1 E I VIDEO DEGLI INTERVENTI DI MORATTI E MALATESTA

Una sorta di esame a tutto tondo del territorio del comprensorio Oglio Po, dove Letizia Moratti, candidata a governatore per la Regione Lombardia nelle prossime elezioni del 12-13 febbraio, è stata nelle ultime settimane già tre volte. A Rivarolo del Re a fine 2022, a Casalmaggiore una settimana fa e lunedì mattina a Sabbioneta. La sua presenza al Teatro all’Antica si deve alla presentazione dei quattro candidati per la provincia di Mantova della lista civica “Letizia Moratti Presidente”: si tratta di Stefano Desideri, Maria Pia Aldrovandi, Carlo Alberto Malatesta ed Elisa Grazioli.

Moratti è partita dal tema culturale. “Ho scelto di presentarmi qui, in questo luogo splendido, per dimostrare come la Lombardia sia bellissima ma poco valorizzata. La Regione è la penultima in Italia per investimenti nella cultura. Noi nel programma abbiamo previsto di passare da 50 a 100 milioni di euro di investimento. Serve un marketing internazionale, oltre che territoriale, e credo che col lavoro fatto dalla sottoscritta su Expo qualche risultato in termini di visibilità sia stato centrato da Milano. Ora lo stesso percorso va fatto sul grande patrimonio lombardo, in ogni angolo”.

QUI SOTTO L’INTERVENTO DI MORATTI

Il tema infrastrutturale non poteva mancare all’appello. “Questo è un territorio bellissimo e con grandi possibilità ma mal collegato. Merita di essere più spedito il trasporto verso Milano, verso Brescia ma anche verso Verona, perché migliori collegamenti coi grandi centri aumentano l’attrattività e la competitività del territorio: le aziende a quel punto arrivano e le famiglie rimangono, senza scappare via. Ecco perché il primo passaggio è, sui trasporti, mettere a gara quello su rotaia, senza assegnarlo direttamente a Trenord: questo per avere un miglioramento, così come guarda caso è avvenuto in Veneto, dove si è fatta questa scelta”.

Moratti ha poi parlato di agricoltura e settore primario. “Noi siamo per la difesa dei nostri prodotti. E in tal senso dobbiamo dire che la Pac non è stata mai pienamente sfruttata. La Lombardia è trainante in Italia ma è molto debole al tavolo internazionale, dove noi invece abbiamo portato Expo a Milano nel 2015. La Lombardia, insomma, non è più la locomotiva d’Europa e da dieci anni non sta crescendo: il confronto con la Baviera o le Fiandre, ad esempio, è impietoso. Loro hanno avuto un +14% e noi zero. Va rivisto il modo di approcciare l’investimento: in genere chi guarda all’azienda non guarda all’ambiente o viceversa e così ognuno resta nel suo orticello, senza una visione d’insieme”.

Sui piccoli comuni e sulla sanità Moratti ha riproposto due cavalli di battaglia. “La percezione dei sindaci dei piccoli comuni è di una grande distanza da Milano, si fa fatica addirittura ad accedere a bandi o al PNRR. E questo deve cambiare. Sulla sanità, posso dire che quando sono arrivata c’erano 40 persone su 100 oltre il tempo massimo della lista d’attesa a causa del pregresso del Covid. In pochi mesi abbiamo sistemato le cose, credo di avere lavorato bene. E per l’Oglio Po ribadisco che chiederemo una deroga al Ministero per riaprire il Punto Nascite”.

QUI SOTTO L’INTERVENTO DI MALATESTA

Moratti è stata presentata dal “padrone di casa”, essendo sindaco di Marcaria dunque di un comune del comprensorio Oglio Po, Carlo Alberto Malatesta. “Il progetto ci è piaciuto subito – ha detto Malatesta – ossia individuare un gruppo che sa fare le cose, che ha esperienza amministrativa e che dunque conosce le dinamiche, così come Moratti conosce quelle della Regione. Avere tanti obiettivi e non avere i mezzi per realizzarli non va bene, così ci siamo staccati dai simboli di partito per dare forza alle persone e alle idee. Io ho a cuore la provincia di Mantova e dico che in questi anni ha avuto troppa poca voce a Milano. E quando una provincia non ha voce, resta una periferia di nome e di fatto. La Lombardia non può essere Milano-centrica. Milano in questi anni ha avuto lo sprint grazie a Expo importato proprio da Moratti, ma non c’è solo Milano. Penso alla sanità, ai nostri ospedali, a Oglio Po, ad Asola, a Mantova, a Bozzolo: a strutture cioè, dove è necessario ritornare al periodo pre-Covid, ossia dove si deve tornare a investire”.

Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...