"In 30 senza scuolabus nel
2023-2024": genitori furenti
La palla ora passa ancora alle amministrazioni, dopo che l’ultimo incontro si è tenuto martedì 24 a Viadana, senza portare a sciogliere quello che somiglia sempre più a un nodo gordiano: ma il tempo per trovare un accordo è davvero poco. Il 31 gennaio è dietro l’angolo.
Un problema non di poco conto, sia per logistica che per tempistica. E’ quello che riguarda una trentina di studenti (scuola media) dell’Istituto Comprensivo Dosolo-Pomponesco-Viadana, con le rispettive famiglie, e che potrebbe interessare anche altri studenti che oggi frequentano la quinta elementare ma poi potrebbero scegliere di frequentare lo stesso istituto. Un problema legato al trasporto che, come il comune di Viadana ha comunicato ai genitori con una mail una decina di giorni fa, non sarà più garantito dall’anno scolastico 2023-2024.
La protesta parte da un gruppo di genitori, che contesta la scelta nel merito e pure nella tempistica, tenendo conto ad esempio che le iscrizioni per chi esce dalla quinta elementare terminano il 31 gennaio e dunque il tempo per fare una scelta stringe. “Il comune di Viadana ci ha detto, con il sindaco Nicola Cavatorta e l’assessore Rossella Bacchi, che non riesce più a sostenere il trasporto scuolabus così come è strutturato oggi e che dunque deve fare delle scelte: queste vanno ad escludere, di fatto, istituti che hanno sede fuori dal comune di Viadana, come appunto l’IC Dosolo-Pomponesco-Viadana, favorendo invece le scuole prettamente viadanesi. Ma trenta ragazzi vanno a scuola proprio a Dosolo, pur abitando nel comune di Viadana, ad esempio tra Salina e Casaletto, e dunque si viene a creare un problema molto serio”.
Il comune avrebbe suggerito di mandare i ragazzi a scuola alla media Parazzi in città, ovviando così al problema trasporto. “Ma, fermo restando che una famiglia ha il diritto di scegliere dove mandare a scuola il proprio figlio – ribattono i genitori – va considerata la situazione di chi, ad esempio, ha frequentato la prima o seconda media a Dosolo e ora deve cambiare in corsa. Il ciclo educativo cambia e questo può creare problemi. Un esempio banalissimo: a Dosolo molti ragazzi hanno scelto lo spagnolo come seconda lingua e lo spagnolo alla Parazzi non viene insegnato”.
Una situazione spinosa e ingarbugliata, per risolvere la quale i genitori hanno coinvolto anche i sindaci di Pomponesco Giuseppe Baruffaldi e di Dosolo Pietro Bortolotti, rimarcando che l’Istituto Comprensivo nasce come entità sovracomunale e dunque non è possibile che il limite del confine comunale sia invalicabile e costituisca una limitazione così pesante per quanto concerne il trasporto. La palla ora passa ancora alle amministrazioni, dopo che l’ultimo incontro si è tenuto martedì 24 a Viadana, senza portare a sciogliere quello che somiglia sempre più a un nodo gordiano: ma il tempo per trovare un accordo è davvero poco. Il 31 gennaio è dietro l’angolo.
Giovanni Gardani