Sentieri di Carta: oggi a Viadana Ada
Gardini parla del nonno e della guerra
Dopo aver attraversato mezzo mondo nei campi di prigionia alleati (Egitto, India, Australia) Modugno torna in Italia solo nel 1947. Trova un paese dilaniato, in cui anche lui dovrà ricostruire un'esistenza
Oggi alle 19.15 presso la Sala Saviola del MuVi si terrà la presentazione del romanzo Come foglie in ostaggio del vento (Sometti Editore) della viadanese Ada Gardini, evento inserito nel contesto della rassegna letteraria Sentieri di carta promossa da biblioteca e Comune.
Durante l’incontro dialogherà con l’autrice la bibliotecaria Meris Saccani Vezzani. Non mancheranno inoltre le letture a cura di Lucrezia Modugno e l’accompagnamento musicale della Scuola di Musica Viadanese.
In Come foglie in ostaggio del vento Ada Gardini racconta le vicende del nonno materno Domenico Modugno, molfettano giunto a Mantova nel dopoguerra, testimone della battaglia di Bardia nel 1941 e poi prigioniero degli inglesi.
Dopo aver attraversato mezzo mondo nei campi di prigionia alleati (Egitto, India, Australia) Modugno torna in Italia solo nel 1947. Trova un paese dilaniato, in cui anche lui dovrà ricostruire un’esistenza. I dettagliati racconti di prigionia del nonno alla piccola nipote diventano, dopo molti anni, un diario di guerra e di emozioni ben documentato.
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