Cia, ricordare vittime Shoah
per dire ancora “no” alla guerra
Dobbiamo contribuire costantemente a tenere vivo il ricordo di quanto accadde nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale e commemorare, in ogni contesto organizzativo e pubblico, le oltre 6 milioni di vittime dell’Olocausto.
Dobbiamo contribuire costantemente a tenere vivo il ricordo di quanto accadde nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale e commemorare, in ogni contesto organizzativo e pubblico, le oltre 6 milioni di vittime dell’Olocausto. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, a onore dell’impegno che l’Italia si è assunta, prima di tutti nel 2000, istituendo il Giorno della Memoria e per farne occasione di nuovo monito contro tutte le guerre.
“Il pensiero va alle vittime e alla senatrice Liliana Segre – dichiara Fini – sopravvissuta ad Auschwitz, testimone della peggiore barbarie dell’uomo sull’uomo e oggi, instancabilmente, in prima linea per tutelare la memoria della Shoah e contro ogni forma di persecuzione, discriminazione e sopruso che continua a perpetrarsi, a danno dei più deboli ed emarginati. Occorre mantenere la garanzia del ricordo e di un lavoro intenso per la pace e il rispetto dei diritti umani. La storia di Cia – ha concluso Fini – racconta un passato di movimenti contadini per i valori fondanti la Repubblica italiana che ci vedono ancora coinvolti, di generazione in generazione, a difesa della democrazia”.
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