Museo Diotti, bella sorpresa: in
dono dipinto di Tommaso Aroldi
Si tratta di un olio su tela, firmato e di sicura autografia e provenienza (la donatrice è parente della seconda moglie del pittore), datato 1920 e quindi riferibile alla tarda maturità dell’autore


Il 14 gennaio la Giunta Comunale ha preso atto con soddisfazione della donazione al Museo Diotti di un dipinto, di notevoli dimensioni (cm 100x 180 con cornice) del pittore e architetto Tommaso Aroldi (Martignana di Po, Cr, 1870 – Solarolo Rainerio, Cr, 1928) raffigurante un Paesaggio al tramonto con seminatore.
Si tratta di un olio su tela, firmato e di sicura autografia e provenienza (la donatrice è parente della seconda moglie del pittore), datato 1920 e quindi riferibile alla tarda maturità dell’autore, certamente l’artista di maggior rilievo attivo a Casalmaggiore nel primo ventennio del ‘900.
Il dipinto, di atmosfera crepuscolare e di sapore quasi ottocentesco, raffigura un soggetto tipico di Aroldi, quello del seminatore, da lui proposto in varie versioni soprattutto nella pittura murale. Particolarmente apprezzabile è la resa dello sfondo paesistico. È inoltre interessante per la tecnica pittorica applicata ai lumi e alle ombre, ovvero una sorta di grattage, soluzione già utilizzata da alcuni pittori divisionisti. L’opera è provvista di una bella cornice d’epoca in noce scuro.
La donazione risulta di estremo interesse per il Museo Diotti per vari motivi, innanzitutto per l’importanza dell’artista nel contesto artistico casalasco. Tommaso Aroldi, uno degli esponenti della locale famiglia di artisti, padre di Aldo Mario Aroldi e zio di Tino Aroldi, fu – fra l’altro – direttore della Scuola di disegno “Bottoli” dal 1904 e protagonista del rilancio dell’istituzione nei primi due decenni del Novecento, quando attirava soprattutto allievi decoratori (nell’anno scolastico 1911-12 si registrò un record di 191 iscritti ai corsi serali e festivi. In tale contesto ha svolto un ruolo essenziale nel rinnovamento dei modelli decorativi partecipando, tra l’altro, attivamente all’Esposizione Agricola-Industriale del 1910 e contribuendo alla diffusione dell’ornato floreale. Giovandosi anche delle sue competenze in materia architettonica, Aroldi progettò in quegli anni, sia per Casalmaggiore che in altri centri del territorio, un certo numero di ville e palazzetti decorati pittoricamente e con rilievi plastici di gusto liberty grazie alla collaborazione dei suoi allievi e del figlio Aldo Mario (si ricorda la villa Somenzi-Capra del Viale della Stazione, con una lunetta in facciata raffigurante l’Allegoria del lavoro agricolo).
Questa donazione integra quanto di Tommaso Aroldi è già presente nelle collezioni del Museo Diotti (prevalentemente disegni) e costituisce un’importante acquisizione anche in vista della prossima mostra monografica che il Museo intende dedicare all’artista nell’autunno del 2023 e per la quale si sta costituendo un apposito comitato e sono stati avviati contatti con collezionisti. Si tratterà della prima occasione per conoscere meglio l’artista e ricostruire in modo approfondito – attraverso un catalogo – la sua multiforme produzione e la sua diffusa presenza in vari centri del territorio. Si auspica in tal senso che, durante questa fase di preparazione, giungano al museo segnalazioni di opere inedite o di cui non si conosce l’ubicazione (per contatti: tel. 0375 200416; email: museo.diotti@comune.casalmaggiore.cr.it).
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