Cronaca

Il Viadanese Giovanni Tamagni morto
a Mauthausen avrà pietra d'inciampo

Dopo i contatti con il figlio di Giovanni Tamagni, l’Anpi Viadanese Lucia Sarzi ha ritenuto doveroso intraprendere un percorso di prenotazione, rivolgendosi a Gunter Demnig. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

E’ con grande emozione che l’Anpi Viadanese Lucia Sarzi ha comunicato che è arrivata a Viadana la Pietra d’inciampo per Giovanni Tamagni.

Giovanni Tamagni era un viadanese. Venne arrestato il 2 marzo del 1944 a Sesto S. Giovanni alle Officine Breda, dove lavorava, per aver partecipato ai grandi scioperi del 1944. Venne deportato a Mauthausen-Gusen dove venne ucciso con un’iniezione di fenolo al cuore il 14 gennaio del 1945.

Angelo Amedeo Tamagni, figlio di Giovanni, risiede a Sondrio, ma ha le tombe di tutti i suoi familiari a Viadana, città d’origine, a cui attende di tornare.

Dopo i contatti con il figlio di Giovanni Tamagni, l’Anpi Viadanese Lucia Sarzi ha ritenuto doveroso intraprendere un percorso di prenotazione, rivolgendosi a Gunter Demnig.

La pietra, che è arrivata dalla Germania è un piccolo blocco quadrato di pietra (10×10 cm), ricoperto di ottone lucente, che verrà posto vicino alla porta della casa nella quale ebbe residenza Giovanni Tamagni, deportato nei campi di sterminio nazisti: ne ricorda il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione, la data della morte.

In Europa ne sono state installate molte, la prima a Colonia, in Germania, nel 1995; sono le Pietre d’Inciampo, Stolpersteine in tedesco, iniziativa creata dall’artista Gunter Demnig (nato a Berlino nel 1947) come reazione a ogni forma di negazionismo e di oblio, al fine di ricordare tutte le vittime del Nazional-Socialismo, che per qualsiasi motivo siano state perseguitate: religione, razza, idee politiche, orientamenti sessuali.

Per spiegare la propria idea, Gunter Demnig ha fatto proprio un passo del Talmud: “Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome”.

Perché possa essere realizzata la posa della pietra d’ inciampo per Giovanni Tamagni sono stati intrapresi contatti con l’Amministrazione Comunale di Viadana.

“Noi, Anpi Viadanese Lucia Sarzi, guardando al futuro, desideriamo che si inciampi, ci si fermi, si rifletta perché tutti possano continuare ad avere il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero”.

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