Politica

Addio a Bartolucci, il medico che in
politica si è battuto per la sanità locale

Medico di base, aveva due studi, uno a Viadana e uno a Cogozzo, dove ha sempre operato con umanità (dote riconosciuta da tutti) fino alla sopraggiunta pensione. Aveva cessato l’attività, in particolare, il 1° gennaio 2021, quando già la malattia lo aveva colpito. Aveva 69 anni e lascia la moglie Rossella e la figlia Silvia.

Foto Alessandro Osti

Lutto a Viadana per la scomparsa di Bruno Bartolucci. Medico originario di Urbino, ma che da anni viveva proprio nel comune mantovano, aveva mosso il suo impegno – che giornalisticamente ricordiamo in molte lettere e interventi anche sulla nostra testata – concentrandolo sulla politica, oltre che naturalmente sulla professione svolta con grande empatia verso i pazienti.

Spinto da forti ideali di sinistra, si era candidato ed era diventato consigliere comunale a Viadana. Noto in particolare per le sue posizioni in difesa della sanità locale (sia sul POT a suo dire “monco” a Viadana, sia sull’Oglio Po depotenziato e al centro di speculazioni) e per le forti critiche sulla gestione del Covid nel periodo in cui la pandemia aveva colpito più duramente, aveva corso nella lista Viadana Democratica, sia nel 2015 a sostegno del candidato sindaco Roberto De Martino, sia nel 2020 a sostegno del candidato sindaco Silvio Perteghella.

Nell’ultima tornata elettorale aveva ottenuto 74 preferenze, secondo nella lista soltanto a Roberta Alberini, ma non era riuscito a entrare in consiglio perché Viadana Democratica aveva un solo seggio, quello destinato al candidato sindaco Perteghella. In realtà, con la turnazione proposta da Viadana Democratica, Bartolucci avrebbe avuto diritto ad entrare in consiglio nel 2022, ma per motivi di salute aveva rinunciato, cedendo il suo posto a Daniele Mozzi, attuale consigliere. L’esperienza da consigliere comunale era iniziata alla fine degli anni ’80 e si era esaurita nel 2014, con la caduta della giunta Penazzi: Pci, Pds, Ds e Pd, prima della civica Viadana Democratica, hanno scandito il suo percorso politico e amministrativo.

Medico di base, aveva due studi, uno a Viadana al Centro Medico San Nicola e uno a Cogozzo, dove ha sempre operato con umanità (dote riconosciuta da tutti) fino alla sopraggiunta pensione. Era specializzato in geriatria, dunque nella cura delle persone anziane. Aveva cessato l’attività, in particolare, il 1° gennaio 2021, quando già la malattia lo aveva colpito, anche se il lavoro non era mai venuto meno, tenendo duro per quella che sentiva come una vera e propria vocazione. Aveva 69 anni e lascia la moglie Rossella e la figlia Silvia.

G.G.

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