Gal Terre del Po verso il 2024-2030:
"Turismo e comunità energetiche"
Il Gal Terre del Po ha imparato - è stato spiegato da Alessandro Sarasini - anche a dialogare col Gal Oglio Po, col quale inizialmente era stato vissuto una sorta di derby di campanili, tanto che si era pensato a una fusione dei due Gruppi di Azione Locale, con la Regione che ha però caldeggiato il mantenimento dei medesimi territori di riferimento del settennato appena finito. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Il Gal Terre del Po si prepara al nuovo settennato: che partirà nel 2024 ma che, per una formazione che stavolta vuole giocare d’anticipo, dopo che nello scorso periodo aveva iniziato a operare in corso d’opera, è già virtualmente iniziato.
Il presidente Francesco Meneghetti ha così voluto incontrare in videoconferenza i portatori di interesse pubblici e privati del Gal Terre del Po, spiegando che il 2023 avrà una road map molto intensa e densa – per l’Oglio Po l’incontro con gli enti pubblici è già stato fissato il 27 gennaio, il 31 gennaio invece l’incontro sempre in videoconferenza con gli enti privati – che servirà ad arrivare preparati e a formalizzare ovviamente la candidatura del Gal, che Regione Lombardia dovrà accettare a dicembre 2023.
Dal 2024 al 2030 invece parte la caccia ai fondi europei, per i cosiddetti territori disagiati: nell’ultimo settennato, formalmente scaduto nel 2020 ma che, causa Covid, è stato prolungato fino al 2022, il Gal Terre del Po ha saputo finanziare 130 progetti su 188 pervenuti, con 6.7 milioni di euro distribuiti e l’esaurimento dei fondi a disposizione.
Il Gal Terre del Po ha imparato – è stato spiegato da Alessandro Sarasini, sindaco di Commessaggio – anche a dialogare col Gal Oglio Po (col quale inizialmente era stato vissuto una sorta di derby di campanili), tanto che si era pensato a una fusione dei due Gruppi di Azione Locale, con la Regione che ha però caldeggiato per il futuro il mantenimento dei medesimi territori di riferimento del settennato appena finito.
Quanto al settennato che partirà nel 2024, è stata auspicata la collaborazione di tutti, mentre gli ambiti di interesse sono sei ma ogni Gal ne deve scegliere due all’interno del quale intercettare bandi e fondi: il Terre del Po, come ha rivelato il direttore Fabio Araldi, investirà sulle comunità energetiche e sull’attrattività del territorio, dunque sul turismo.
“In particolare sull’energia viene fatta una scelta nuova – ha spiegato il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni – come giusto che sia, dato che il mondo si evolve e noi dobbiamo stare al passo”. L’ufficio bandi Abstract ha infine confermato che sarà al fianco del Gal Terre del Po e degli enti pubblici e privati per dare una mano nella compilazione delle varie domande.
Giovanni Gardani