Ambiente

Fiume Po, lo splendido spettacolo
e la bellezza delle Gru Cenerine

La loro presenza nelle nostre golene è l’ennesima dimostrazione di quanto possa essere bello, emozionante ed educativo frequentare e conoscere l’ambiente del Grande fiume

Foto Gallery: Michele Mendi (LIPU PARMA))
Foto: Paolo Panni
Foto: Paolo Panni

Il Grande fiume, con il suo ambiente, le sue golene, i suoi boschi ed i suoi argini, in ogni tempo ed in ogni stagione offre sempre la possibilità di assistere a spettacoli della natura straordinari e, talvolta, unici. Come quelli, già raccontati da Oglioponews, delle cicogne nere che, in più occasioni, hanno scelto le terre di Po per sostare durante le loro migrazioni.

E’ di questi giorni di inizio anno un nuovo straordinario spettacolo, quello offerto dalle bellissime Gru cenerine che, nell’ambito della loro lunga migrazione, hanno scelto la golena del Casalasco come luogo in cui svernare per qualche tempo. Non si svelerà il luogo, e si chiede ai lettori che dovessero esserne a conoscenza, di evitare qualsiasi riferimento. Non è per serbare chissà quale segreto ma è, semplicemente, per preservare la quiete di questi meravigliosi uccelli che, per loro indole, sono molto diffidenti. Per evitare, quindi, che possano essere disturbati, non si evidenzia la località che hanno scelto.

E’ tuttavia significativo il fatto che, già da alcuni anni, le Gru scelgano il Casalasco come zona in cui sostare, per qualche tempo. “Scelgono questo tipo di posti – spiega Michele Mendi, delegato della Lipu di Parma (che ha anche messo a disposizione alcune delle sue meravigliose immagini) – perché sono protette dagli argini e sono zone di difficile accesso. In più hanno un’ampia disponibilità di cibo, e sia negli incolti che nei prati di un certo tipo, mangiano molto volentieri. Loro – ha ricordato – godono molto la tranquillità”.

In questo senso va ribadito che si tratta appunto di uccelli molto diffidenti, per questo è importante lasciarle in pace. Tra l’altro nel “plotone” di Gru cenerine che si trovano in questi giorni nel Casalasco spiccano anche alcuni esemplari giovani alla loro prima migrazione.

La Gru, giusto ricordarlo, è una specie euroasiatica migratrice. Le popolazioni europee si riproducono nell’Europa centro-settentrionale, dalla Germania e dalla Norvegia fino agli Urali. Le popolazioni scandinave svernano nella Penisola Iberica e in parte anche in Marocco, mentre quelle più orientali raggiungono il Mediterraneo orientale e il vicino Oriente.

Parte di queste ultime attraversano il Mare Adriatico e raggiungono l’Italia meridionale, la Sicilia e il Nord Africa. In Italia è di passo scarso ma abbastanza regolare, specialmente nelle regioni meridionali e insulari. Localmente è presente anche durante l’inverno come sta accadendo appunto in questi giorni nella zona del Po.

Frequenta torbiere alberate, zone aperte erbose e paludi. Nelle zone di svernamento è presente in lagune, steppe, pascoli, aree coltivate e lungo il corso di grandi fiumi e laghi.È di indole timida e sospettosa. Conduce vita solitaria nel periodo riproduttivo, mentre diviene gregaria durante le migrazioni ed in inverno. Per compiere il volo di migrazione si riunisce in stormi consistenti, che assumono la caratteristica disposizione a “V” o in linea obliqua. Ha un volo potente e sostenuto da battiti d’ala piuttosto lenti.

Cammina con un’andatura leggermente ondulata tenendo il collo disteso; all’occorrenza può correre rapidamente. In riposo nasconde il capo sotto l’ala e si sostiene su una sola zampa. Sia i giovani che gli adulti sono molto abili nel nuoto. Si ciba principalmente di sostanze vegetali (semi, bacche, radici), ma pure di Insetti, larve, vermi e piccoli Vertebrati (rane, lucertole) specialmente nella stagione estiva.

All’inizio della primavera si formano le coppie, che restano unite per più anni. Il nido viene costruito in genere sul terreno con materiale vegetale. Nell’anno compie una sola covata tra maggio e giugno. Le 2 uova deposte sono incubate da entrambi i genitori per circa 28 giorni. I pulcini sono nidifughi e vengono alimentati sia dalla femmina che dal maschio. Il gruppo familiare rimane unito fino alla primavera successiva.

I giovani raggiungono la maturità sessuale dopo il quarto anno di vita. La specie in Europa è purtroppo considerata in uno stato di conservazione sfavorevole. La Gru, infine, è specie nei confronti della quale sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat (Direttiva Uccelli 2009/147/CE, all. I); nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. II); rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); particolarmente protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 2).

La loro presenza nelle nostre golene è l’ennesima dimostrazione di quanto possa essere bello, emozionante ed educativo frequentare e conoscere l’ambiente del Grande fiume. Tutto questo va fatto in assoluto silenzio, a piedi, lasciando lontano auto e tutto ciò che fa rumore. Portandosi dietro una buona capacità di osservazione (cosa ben diversa dal semplice guardare), di rispetto di tutto ciò che si incontra e di voglia di conoscere un territorio, quello del Po, straordinariamente ricco di potenzialità.

Eremita del Po, Paolo Panni

Si ringrazia Michele Mendi per le bellissime foto della gallery messe a disposizione

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