Majorino ambiguo sull'Autostrada.
Degli Angeli: "Patti vanno rispettati"
"Non si perda ulteriore tempo e non si sprechino ulteriori soldi pubblici su questo progetto e si trovino subito le condizioni con Anas e Ministero per realizzare uno studio di fattibilità di scenari alternativi. Basta giri di parole"
Majorino, stratega timido e ambiguo. Sulle infrastrutture cremonesi sembra non volersi pronunciare con chiarezza, o forse non può farlo. Non è un mistero che tra gli sponsor dell’autostrada vi sia una (grossa) parte del PD cremonese. Ma a livello di accordi c’è (o dovrebbe esistere) un patto tra PD e M5S che non prevede l’autostrada Cremona Mantova. Lo ha sottolineato Marco Degli Angeli ieri sui social. I patti sono da rispettare.
“E’ assodato che questo territorio sia tagliato fuori e una soluzione occorre. Per l’autostrada mi chiedo: c’è forse un altro progetto alternativo? Valutiamolo assieme, tenendo conto di tutto, dai costi al consumo di suolo, discutiamone, ma teniamo presente che non c’è un piano C. Qualcosa si deve fare, non si può restare fermi, come invece è rimasta ferma la destra in questi anni”. Così oggi Majorino, incalzato dagli industriali e stampa, sul tema autostrada Cremona Mantova. Un po’ troppo timido e vago. Rispondo io alla sua domanda.
Di ipotesi alternative all’autostrada ce ne sono da anni, ma nel 2019, il ministro De Micheli (PD), sostenuta da tutta la classe dirigente cremonese del suo partito ha di fatto affossato il tavolo con Anas, Regione e MIT, che era stato predisposto dal ministro Danilo Toninelli, e che doveva dare il via allo studio di fattibilità dei scenari di riqualificazione della SS10.
Abbiamo perso altri 3 anni e mezzo inseguendo una chimera e sprecando denaro pubblico solo perché Lega, FI, FdI e PD hanno continuato a sostenere che questa “autostrada con il buco” fosse il Progetto dei Progetti.
Non servono altri approfondimenti per dire a chiare lettere che il progetto autostradale tra Cremona e Mantova è fallimentare e che non ha sostenibilità economica finanziaria.
L’autostrada CR/MN è un bluff, un flop, un film dell’orrore che vede il centrodestra a guida lega come produttore ed i DEM come registi.
Tutti i dossier, tabelle, numeri e relazioni redatti da Aria dicono la stessa cosa. Non c’è sostenibilità economica finanziaria.
Il progetto non è bancabile. Punto.
Inoltre è evidente che anche sulla liquidazione del progetto per 25 milioni anche la corte dei conti sembra aver sollevato criticità.
Ci sono ancora dubbi? O si pensa che per magia scomparirà il buco di 8 km, e che qualcuno porterà in un pentolone 2 miliardi di euro per finanziare l’opera?
Quanto durerà ancora questa ambiguità nelle prese di posizione nei confronti di quest’opera.
Non si perda ulteriore tempo e non si sprechino ulteriori soldi pubblici su questo progetto e si trovino subito le condizioni con Anas e Ministero per realizzare uno studio di fattibilità di scenari alternativi. Basta giri di parole. Questo andava dichiarato. PACTA SUNT SERVANDA”.
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