Cronaca

Bozzolo, per Sant'Antonio
si mangia tutti all'Oratorio

E' questo è il motivo che ha sollevato qualche critica da parte di certe persone che contestano tale scelta. Nulla di estremamente polemico ma solo la curiosità di capire come mai alcuni locali di storica presenza in paese non siano stati coinvolti in questa tradizionale conviviale

Si avvicina la ricorrenza dedicata a Sant’Antonio patrono degli animali. Anche per questo una volta tale evento si teneva principalmente dentro le stalle dove oltretutto il riscaldamento per ospiti ed invitati veniva assicurato dal fiato e dalle esalazioni degli animali.

Da alcuni giorni un volantino presente nella chiesa di Bozzolo invita la gente a ricordarsi della festa di martedi 17 gennaio proponendo un menù da leccarsi i baffi e costituito dal classico aperitivo seguito dai tortelli di zucca, un secondo rappresentato dal guancialino con polenta con patate al forno comprendendo il dolce finale preparato in casa.

Il tutto a 25 euro con il suggerimento ad affrettare le prenotazioni per assicurarsi il posto a tavola essendo il pranzo comunitario aperto a tutta la cittadinanza.

Non è descritto il luogo della conviviale ma solo per una dimenticanza  tipografica essendo scontato che l’evento  si svolgerà all’interno dell’Oratorio Parrocchiale.

E’ questo è il motivo che ha sollevato qualche critica da parte di certe persone che contestano tale scelta. Nulla di estremamente polemico ma solo la curiosità di capire come mai alcuni locali di storica presenza in paese non siano stati coinvolti in questa tradizionale conviviale.

Una festa che una volta riempiva i tavoli di ristoranti e trattorie del posto consentendo qualche piccola soddisfazione economica anche da parte dei commercianti. Si dirà che i tempi cambiano ed anche gli Oratori hanno bisogno di racimolare qualche soldo per far fronte alle mille  spese e ai mutui che arrivano ogni mese dentro la cassetta della posta attraverso gli avvisi degli Istituti di Credito.

Così come accade puntualmente anche agli esercenti di attività locali. Si potrebbe ricorrere al classico slogan “mal comune mezzo gaudio”  ma l’importante è che il gaudio, ossia la gioia e la letizia siano qualche volta davvero condivisi a metà.

ros pis

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