Soppresso il treno da Milano
delle 17.15, pendolari esasperati
Comprensibili le lamentele dei viaggiatori, rimbalzate a voce spiegata e anche attraverso le chat dei pendolari: “Nemmeno sotto elezioni sono in grado di farli funzionare“; “Le hanno imbellettate (le carrozze, ndr) ma han fatto un bel flop".
Pendolari infuriati a Milano, dove Trenord ha soppresso il treno delle 17,15 che avrebbe dovuto riportarli verso Cremona e Mantova. Il convoglio è arrivato al solito binario e i passeggeri sono saliti ma da quel momento in poi è stato un susseguirsi di avvisi di partenza ritardata che sono poi culminati con la soppressione della corsa, a quanto pare per un non meglio identificato guasto.
Nessuna motrice sostitutiva e solo l’amarezza di dover scendere dal treno sperando in quello successivo, delle 18,20. Fino all’ultimo non sono state comunicate notizie certe sul fatto che questo effettivamente partisse. Comprensibili le lamentele dei viaggiatori, rimbalzate a voce spiegata e anche attraverso le chat dei pendolari: “Nemmeno sotto elezioni sono in grado di farli funzionare“; “Le hanno imbellettate (le carrozze, ndr) ma han fatto un bel flop“.
Ma le brutte sorprese non sembrano ancora finite. Il treno delle 18,20 – questa la comunicazione di Trenord – viene dato con 30 minuti di ritardo a causa del “guasto ad altri treni nella stazione di Milano centrale, che rallentano la circolazione”.
Non tarda ad arrivare il commento di Matteo Piloni, consigliere dem in Regione: “Oggi i pendolari cremonesi hanno subìto l’ennesimo disservizio. Il treno delle 17.15 fermo in stazione a Milano è stato soppresso senza alcun preavviso e senza alcuna informazione ai pendolari che, per tornare a casa, hanno dovuto attendere il treno delle 18.20, in ritardo di oltre 30 minuti.