Cronaca

Casatico di Marcaria, torna
la tradizione di brusa la vecia

Risotto, vin brulèe, ceci e fette di pandoro hanno dato un tocco di piacevole gusto gastronomico all'evento che oltre all'incendio del buriel ha visto l'esplosione di coloratissimi fuochi d'artificio dietro al falò

Lo chiamano buriel, brusa la vecia e in tanti altri modi a secondo della località in cui ci si trova. C’é da dire poi che in molto posti non si fa nemmeno più, un poco per questioni di sicurezza un poco perchè si dice che per certe tradizioni ci vuole chi ha voglia di portarle avanti e rimboccarsi le maniche. A Casatico, piccola frazione di Marcaria, la gente ci tiene a ricevere questo rito che vede una collinetta di paglia e legname andare a fuoco per bruciare la vecchia e propiziare un nuovo anno fortunato e pieno di belle iniziative. Una consuetudine che secondo antiche leggende apparteneva ad un certo tipo di evento di ispirazione satanica. Ma la presenza del parroco locale don Giuseppe mescolato alla gente che affollava il campo sportivo accanto alla sede dell’Avis ha in pratica smentito tale collegamento. Risotto, vin brulèe, ceci e fette di pandoro hanno dato un tocco di piacevole gusto gastronomico all’evento che oltre all’incendio del buriel ha visto l’esplosione di coloratissimi fuochi d’artificio dietro al falò. L’unico dubio rinasto è quello relativo alla questione temporale. Se l’evento vuole bruciare i vecchi problemi dell’ anno appena finito, chissà perchè non si organizza a Capodanno anzichè aspettare il 6 gennaio? Si chiedevano alcune persone presenti alla distrizione del fantoccio un cima al falò…

Ros pis

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