Politica

Bilancio Casalmaggiore, proposte
e bocciature di Fomiatti (Listone)

"Rischiamo seriamente, nel lungo periodo di avere una situazione di insostenibilità a livello di coperture dei servizi agli anziani, sia a causa dell’aumento di quest’ultimi, sia a causa della diminuzione di cittadini in età lavorativa e quindi minori entrate per il Comune. E’ questo, uno dei principali elementi che mettono alla prova un’amministrazione che fa politica con visione a lungo termine. Ed è anche per questo motivo che continuo a spingere sul tema giovani".

Anche Gabriel Fomiatti, consigliere comunale del Listone, ha voluto commentare il bilancio approvato coi voti della maggioranza a Casalmaggiore in consiglio comunale pochi giorni prima della fine dell’anno solare. Una riflessione su più punti, con relative proposte, a partire alla rivoluzione digitale.

“Tanti cittadini si trovano in difficoltà. Mi viene da pensare agli anziani o a chi non ha dimestichezza con la tecnologia. C’è da dire che non siamo nemmeno aiutati. Tanti sistemi, siti o app sono dei labirinti. Ad esempio il sistema PagoPa, io sinceramente mi sono trovato in difficoltà. Ma più in generale lo Spid, la carta d’identità digitale, la Pec. La proposta è quella che il comune promuova momenti di formazione e accompagnamento per aumentare la conoscenza e la capacità di utilizzo di tutti questi nuovi mezzi in essere e che verranno sviluppati. Proponiamo anche di svolgere tali progetti nei luoghi comunali come ad esempio la Biblioteca. Si possono organizzare sia con enti del terzo settore o soggetti privati specializzati. Sarebbe un progetto di inclusione sociale, perché anche la digitalizzazione rischia di creare nuove disuguaglianze sociali oltre ai tipi di disuguaglianze più classiche esistenti”.

Poi il tema demografico. “Guardando in generale, il territorio di Casalmaggiore sta continuando a soffrire e continua ad essere in una situazione stagnante. I dati ci dicono che continuiamo a non essere attrattivi, sia per gli investimenti, sia per le nuove famiglie. Ci siamo avvicinati pericolosamente alla soglia minima dei 15.000 abitanti. Soglia che divide i comuni piccoli da quelli di medie dimensioni. Non è solamente un limite minimo psicologico o che va a modificare solamente le elezioni amministrative, ma sarebbe anche un biglietto da visita non dei migliori. Certo, l’aumento dei decessi, causati probabilmente anche dal covid, ha contribuito a questa situazione. Ma dall’altra parte, notiamo che le nascite sono sempre meno e il saldo migratorio è negativo (in attesa dei dati del 2021 e 2022).
 Anche la piramide demografica è in continuo peggioramento e l’età media in continuo aumento. Rischiamo seriamente, nel lungo periodo di avere una situazione di insostenibilità a livello di coperture dei servizi agli anziani, sia a causa dell’aumento di quest’ultimi, sia a causa della diminuzione di cittadini in età lavorativa e quindi minori entrate per il Comune. E’ una situazione che rispecchia esattamente quella nazionale, ma è un tema che anche noi come Comune dobbiamo affrontare.

E’ questo, uno dei principali elementi che mettono alla prova un’amministrazione che fa politica con visione a lungo termine. Ed è anche per questo motivo che continuo a spingere sul tema giovani, sul rendere Casalmaggiore attrattiva per i giovani. Dare un motivo di rimanere o di venire ad abitare qui. Bisogna creare le condizioni per far avere loro maggiori opportunità. Partire dall’istruzione e dalla scuola, far frequentare e vivere Casalmaggiore ai ragazzi già in età scolare. E’ banale, ma un ragazzo (o ragazza) di un altro paese, che viene a Casalmaggiore a studiare, si crea il giro degli amici a Casalmaggiore, esce la sera a Casalmaggiore e quindi vive Casalmaggiore. Un domani, ci possono essere maggiori possibilità che quel ragazzo venga a vivere a Casalmaggiore. Ma tutto da cosa parte? Dalla scuola e dal tipo di scuola e dall’attrattività degli indirizzi scolastici”.

E ancora due chiodi fissi, come li ha definiti lo stesso Fomiatti. “Gli ITS. Anche su questo torno a sollecitare: girare le principali aziende e chiedere di quali figure professionali avranno bisogno. Sulla base di ciò che si raccoglie, aprire dialogo con chi di competenza per far avviare un indirizzo a Casalmaggiore che sia coerente con le esigenze del territorio. Magari anche tramite Santa Chiara se può fare (ma qui chiedo).

L’altro mio chiodo fisso è l’imprenditoria giovanile. La mozione che ho presentato l’ultimo Consiglio è stata bocciata. Ok, ci sta. Su una proposta i voti possibili sono 3: favorevole, contrario o astenuti. In tutta la discussione non ho sentito un’idea concreta. Per qualcuno questo non è il momento di aiutare quei giovani che vogliono fare impresa, perché le priorità sono altre. Non è il momento di aiutare coloro che vogliono investire a Casalmaggiore nel momento che vede i tassi di interesse che toccano i record da quando esiste l’Euro. Di priorità ce ne sono tantissime sempre. Ogni tanto sarebbe bello anche costruire qualcosa, non solo rincorrere, giustamente, i problemi.

Sono i giovani coloro che devono ancora investire tutto per costruire la propria vita, sono coloro che banalmente creano le nuove famiglie. Ed è per tutto ciò che ho detto prima riguardante la situazione demografica di Casalmaggiore, che bisogna puntare, investire e programmare in modo strutturato su questo tema. Perché limitarsi a valorizzare il sistema famiglia aderendo alla misura regionale “Nidi gratis” è un po’ poco anche perché negli ultimi anni c’è anche il bonus nidi erogato dall’INPS in copertura dei costi delle rette per le famiglie sotto una certa soglia di reddito isee. Per sostenere la nascita di nuove famiglie bisogna partire da molto lontano.
Credo tanto nell’occasione dell’Ex macello ed il fatto di ricevere 4 milioni di euro per la sua riqualificazione continuo a reputarla una cosa estremamente positiva. Spero che le basi che metterete siano quelle che ho avuto modo già di esporre sia nei consigli comunali sia in commissione, perché quello più diventare veramente un centro attrattivo e di opportunità”.

Su turismo e cultura… “A me piacerebbe veramente tantissimo se ci fosse un’analisi sul numero dei turisti che arrivano a Casalmaggiore, il tipo di turisti, gli itinerari che seguono. Chiedo, se questo lavoro è stato fatto oppure no.
Qui vicino, dal punto di vista turistico, abbiamo una Sabbioneta rinata grazie al lavoro eccellente che sta facendo il Sindaco Pasquali. Stanno facendo numeri che non si vedevano da anni e anni. La gente ha ricominciato a visitare il nostro territorio. Non possiamo rimanere immobili. E’ il terzo Bilancio di previsione che affronto da Consigliere comunale ed ho sempre sollecitato ad aprire canali di collaborazione con Sabbioneta, Mantova, Cremona e Parma. E’ stato fatto? In che modo?

Buona cosa l’apertura dei nuovi siti internet e il cercare di entrare in una rete comunicativa più strutturata, ma serve anche un’alleanza territoriale vera e propria. Anche Casalmaggiore ha tantissimo da offrire. Attrazioni culturali che probabilmente non tutti conoscono.
Inoltre, serve una scossa anche sull’organizzazione di eventi che attraggano. Serve maggior sinergia con gli enti del terzo settore, con la ProLoco. Qualcosina si è mosso durante queste feste di Natale, ma è ancora troppo poco. In primavera, periodo dell’anno migliore, a Casalmaggiore non si fa niente. C’era una bellissima iniziativa che coinvolgeva città, frazioni, scuole, negozi di vicinato. Mi riferisco alla “città dei bambini”. Non si è fatto niente per farla sopravvivere. Anche qui serve assolutamente una scossa.

Organizzare nuovi eventi, partecipati e belli, può essere un’occasione anche per coinvolgere i negozi di vicinato delle frazioni. Una vetrina per farli conoscere e per far conoscere il lavoro eccellente che svolgono. Sarebbe anche un segno di riconoscenza per coloro che, ancora oggi in mezzo a mille difficoltà, continuano a svolgere un servizio fondamentale per la comunità, in particolare per gli anziani e per tutti coloro che sono impossibilitati a raggiungere i supermercati cittadini.

Poi non dimentichiamoci che tra 3 anni la Lombardia ospiterà le Olimpiadi invernali Milano- Cortina 2026. Un’occasione più unica che rara da sfruttare assolutamente per attirare investimenti pubblici e turismo. Con Expo ci si era mossi tardi e comunque lo avevano fatto soprattutto associazioni e comitati. Questa volta serve assolutamente anche l’interessamento pubblico per non farci trovare impreparati e perdere anche questo treno.

A proposito di treno. Continuiamo con i disastri. Treni nuovi arrivati in ritardo rispetto agli annunci della Regione. Quanto sono durati? Un mese? Ecco, le Olimpiadi possono essere anche l’occasione per cercare investimenti seri su questo servizio e sulle infrastrutture ferroviarie che toccano il nostro territorio. Le Olimpiadi e ciò che ne viene prima può essere anche un’occasione per uscire un po’ dal guscio. Si continua a rimanere troppo chiusi in sé stessi. Bisogna creare sinergie con altre realtà. Girare per creare nuovi legami, prendere spunto e promuovere il proprio territorio anche in contesti Europei.

In chiusura il tema viabilità. “Siamo ancora fermi. Ormai ovunque i centri storici aperti alla circolazione veicolare sono zone 30, a Casalmaggiore abbiamo solamente una via. Capisco che sarebbe un lavoro lungo da programmare e che manca solamente poco più di un anno al termine di questa amministrazione (salvo sorprese a febbraio che anticipano il termine), ma almeno mettere giù le basi non sarebbe male dopo 9 anni. In più nei mesi scorsi si è parlato della viabilità di Via Porzio, Via Cairoli e strade trasversali. Tra 3 giorni scade la sperimentazione. Voi avevate dato due opzioni: o tutto come prima o rimane come ora, noi avevamo ipotizzato di tornare al percorso di prima ma con dissuasori di velocità (passaggi pedonali rialzati ecc.). Alla fine, cosa avete deciso?

Colgo anche l’occasione per chiedere un aggiornamento sulla Strada bassa di Quattrocase. Per intenderci quella che passa dietro la chiesa e parallela alla Via principale. Se non erro l’anno scorso era stato detto che veniva fatto uno stanziamento per sistemare i punti più critici. C’è l’incrocio tra Strada Bassa e Via Rosmini che è in condizioni pietose e pericolose. Ormai è qualche anno che una parte della strada ha ceduto. Ci sono novità in merito?

Parlando sempre di frazioni e strade, la situazione strisce pedonali è inesistente. Nel senso che in alcuni punti non esistono più le strisce; ad esempio davanti al nido di Quattrocase e all’asilo di Roncadello. Due punti sensibili e già critici a causa di diversi delinquenti che passano a velocità elevate. Tra parantesi, ricordo che sono anche due punti soggetti di una mozione presentata con l’allora consigliere del Listone Alessandro Rosa. Mi ricordo ancora le risposte: dall’analisi che sarebbe stata fatta e del quale non si è più saputo niente, ai camion delle barbe ecc. ecc. Ma intanto niente è cambiato a distanza di quanto? 5 o 6 anni?

Ne approfitto anche per segnalare una situazione sempre a Quattrocase. Il cimitero è da ormai diverso tempo che si trova in condizioni pietose. C’è un mucchio di terra in mezzo che va a deturpare tutte le tombe vicine. E’ solo il simbolo più evidente del degrado che piano piano si fa strada all’interno dei cimiteri. Non è un gran bel vedere e nemmeno un gran segno di rispetto nei confronti dei defunti, soprattutto nel periodo di Natale”.

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