Denny Talamazzi, milanese con radici
casalasche: gli auguri nati dal cuore
Quest'anno il soggetto che accompagna tanti pacchi regalo destinati a persone residenti a Milano, è Casalmaggiore il suo palazzo comunale, distintivo di una comunità. Un dono simbolo di un luogo e di una terra che rimane dentro anche se, ancora bambino, te ne vai a vivere altrove
Qualche matita colorata, un pennarello bianco per la neve, un occhio attento, fantasia vagamente naïf e una buona mano sono ciò che Denny Talamazzi ha usato per ritrarre il palazzo municipale nei giorni di festa. Figlio di Ida Corsi e Sergio Talamazzi, casalesi con orgoglio, cresce e vive a Milano dove i genitori, sposi giovani, si trasferiscono per lavoro. Denny però casalasco lo rimane dentro, per i ricordi dei giorni passati dai nonni quando era bambino, per il legame dei genitori al paesello ove tornano da pensionati, per le passeggiate sull’argine ogni volta che viene, il cibo, il fiume, la piazza. Milanese di adozione ama parecchio anche Milano, studia all’Accademia delle Belle Arti di Brera e lavora in ambito pubblicitario fino alla recente pensione. Artista fin da bimbo, abile con colori, matite e pennelli, spesso traduce le emozioni in disegni. I biglietti di Natale ama farli lui e spesso li ambienta in paesaggi montani innevati perché la montagna per lui è un altro luogo dello spirito. Quest’anno il soggetto che accompagna tanti pacchi regalo destinati a persone residenti a Milano, è Casalmaggiore il suo palazzo comunale, distintivo di una comunità. Un dono simbolo di un luogo e di una terra che rimane dentro anche se, ancora bambino, te ne vai a vivere altrove.
Giovanna Anversa