Cronaca

Il vecchio ospedale in un filmato di 30
anni fa: a memoria di quel che resta

E' un bel filmato, un pezzo della nostra storia lasciata cadere dal disinteresse di chi se ne sarebbe dovuto prendere cura. Ve lo lasciamo, a memoria del tempo che fu

Restano solo le pietre, quelle che hanno resistito all’implacabile incedere del tempo e all’incuria degli uomini. Del vecchio ospedale ne abbiamo parlato più volte: è tutt’ora in vendita ammesso che il rudere, peraltro vincolato in alcune delle sue parti, possa essere appetibile da qualcuno. Al momento nessuno ha fatto corse per accaparrarselo.

Restano solo le pietre. Quelle belle dell’androne, rifatto poco prima che la struttura fosse chiusa, nell’italico costume di spendere per poi stare a guardare ciò che resta di una spesa inutile. Forse ormai è tardi, tardi per tutto. Della vecchia struttura non resta che la carcassa, ormai spolpata dagli avvoltoi.

C’era vita lì dentro. Vita e morte, cura e attenzione. Il pronto soccorso nel cortile, la sala prelievi alla fine del corridoio al pian terreno. I reparti con le minuscole stanze della medicina e tutto il resto. C’era vita, e c’erano Natali. E tante storie da raccontare. Proprio ieri qualcuno sui social ha postato una perla. Un filmato del 1992 curato da Gigi Bonfatti Sabbioni e la sua Artviter, una sorta di preziosissimo archivio ch preserva i ricordi. Perché a volte non restano che quelli.

E’ un bel filmato, un pezzo della nostra storia lasciata cadere dal disinteresse di chi se ne sarebbe dovuto prendere cura. Ve lo lasciamo, a memoria del tempo che fu. E a memoria di chi avrebbe potuto preservarne i resti, farne qualcosa e l’ha chiuso lasciando che il tempo facesse il resto. Buona (e triste) visione.

N.C.

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