Economia

Confcommercio: costo energia per
il terziario triplicato rispetto al 2021

Il presidente di Confcommercio provincia di Cremona Andrea Badioni commenta i dati trimestrali pubblicati dall’Osservatorio Confcommercio Energia in collaborazione con Nomisma Energia.

“Il costo dell’energia per le imprese del terziario, al netto delle misure già stanziate dal governo, rimane insostenibile con una spesa complessiva – elettricità e gas – per il 2022 di circa 40 miliardi di euro, più del triplo rispetto al 2021 quando ammontava a 13 miliardi di euro”. A dirlo con forza Confcomercio che aggiunge: “Rispetto al mese di luglio 2022, infatti, a ottobre si registra un fortissimo rincaro delle offerte elettriche sul mercato libero riguardo al settore terziario, come anche in quello domestico”.

Sempre secondo i dati forniti dall’associazione, l’aumento del prezzo del kWh pagato mediamente dalle imprese del terziario è +74%. Anche per le offerte di gas naturale, rispetto alla rilevazione di luglio, si registra una fortissima impennata del prezzo, con valori che addirittura arrivano a toccare il +104%.  Inoltre, rispetto alle precedenti rilevazioni dell’Osservatorio Confcommercio Energia – dove si evidenziava una maggiore convenienza delle offerte del mercato libero rispetto alle tariffe del tutelato – emerge, a ottobre, l’opposto: con una tariffa regolata per l’ultimo trimestre 2022 di 0,66 €/kWh, il tutelato ha valori più bassi del mercato libero dove i prezzi sono abbondantemente superiori a 0,75 €/kWh.

“Dati – commentano da Confcommercio – che preoccupano molto in vista del previsto superamento del fine tutela per le microimprese (rinviato dall’Arera dal 1° gennaio al 1° aprile 2023) e che rendono quindi necessario un ulteriore intervento di proroga, almeno a tutto il 2023. Ad oggi, il costo dell’energia continua ad essere ancora molto lontano dai valori dello scorso anno: nel confronto tra ottobre 2021 e ottobre 2022, infatti, gli aumenti della spesa annuale per le imprese del terziario arrivano a toccare punte del 240% per l’elettricità e del 212% per il gas. Viceversa, risultano in calo i prezzi per i prodotti petroliferi con il prezzo alla pompa del gasolio che scende a 1,8 €/lt contro poco meno di 2 €/lt a giugno. I rincari pesano anche sulle famiglie con un costo complessivo della spesa elettrica per il 2022 più che raddoppiato rispetto a un anno fa (da 24 a 54 miliardi di euro)”.

Il presidente di Confcommercio provincia di Cremona Andrea Badioni commenta i dati trimestrali pubblicati dall’Osservatorio Confcommercio Energia in collaborazione con Nomisma Energia: “I dati, purtroppo, confermano che il costo dell’energia continua a mettere in crisi i bilanci delle imprese e ancora oggi si prevedono chiusure di molte attività. L’impatto del caro energia, nonostante gli interventi del Governo, è ancora pesantissimo. Un dato su tutti: si passa da una spesa di 13 miliardi del 2021 ai 40 miliardi di quest’anno. Per affrontare questa emergenza occorre azzerare gli oneri di sistema per tutte le imprese, prorogare per il 2023 il mercato tutelato delle microimprese e intervenire subito contro il caro carburante per autotrasporto”.

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