Chiesa

Sostentamento clero, lunga lettera
di don Luigi Pisani ai parrocchiani

”Per me chiedere offerte per i poveri è molto più semplice piuttosto che chiedere un contributo per i sacerdoti. Ma oggi la Chiesa mi invita a farlo e ci sono almeno due ragioni"

“Mi conoscete. Sapete che non sono abituato a chiedere per me. Eppure oggi la Chiesa mi invita a fare questo esercizio di umiltà”. Comincia cosi una lunga lettera che il parroco di Bozzolo don Luigi Pisani ha lasciato sui banchi della chiesa affinché i fedeli possano leggerne il contenuto. Scorrendo le righe si capisce che si tratta della richiesta di un contributo economico, un’istanza non facile da presentare specialmente in un periodo difficile come questo per tutte le famiglie. Eppure don Luigi Pisani lo fa con coraggio e dignità spiegando nel proseguo della lettera le ragioni.

”Per me chiedere offerte per i poveri è molto più semplice piuttosto che chiedere un contributo per i sacerdoti. Ma oggi la Chiesa mi invita a farlo e ci sono almeno due ragioni. La prima riguarda me – prosegue don Luigi – Il Signore mi ha chiamato per cercare il Regno di Dio e la sua giustizia assicurandomi che tutto il resto sarebbe arrivato. La seconda ragione per cui oggi la Chiesa mi invita a parlarvi di sostentamento dei sacerdoti riguarda voi, questa Comunità. E’ a voi che noi sacerdoti siamo affidati. Alla vostra preghiera innanzitutto ma anche alla vostra concreta generosità. Il sistema che è stato messo a punto assieme allo Stato è quello della destinazione all’Istituto Centrale Sostentamento Clero dell’8 per mille e delle offerte deducibili, e si basa sulla vostra esplicita volontà di sostenere la Chiesa espresso concretamente con la firma sulla denuncia dei redditi”.

Il parroco di Bozzolo prosegue poi informando che la Parrocchia sta partecipando al progetto “Uniti Possiamo” con l’obiettivo in queste domeniche di raccogliere l’equivalente di di una delle dodici mensilità di un parroco che è di circa 1000 euro, attraverso le offerte destinate all’Istituto Centrale. “In questo modo non solo riusciremo a garantire una mia mensilità ma contribuiremo anche al sostentamento di tutti i circa 33 mila sacerdoti in Italia. L’avviso epistolare informa poi che in fondo alla chiesa è possibile trovare la busta per le offerte con una scatola in cui depositarla accompagnata da un modulo su cui trascrivere i propri dati. A fine mese il tutto verrà consegnato all’Istituto Diocesano che invierà all’indirizzo degli offerenti la relativa ricevuta deducibile dalla prossima denuncia dei redditi insieme alla rivista omaggio Sovvenire. Don Luigi conclude la missiva dicendo di essere a disposizione per qualsiasi altra richiesta di spiegazioni.

Ros Pis

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