Nebbie Eridanee: sabato il trail
sposa la golena d'inverno
Dall’Eridano Adventure alle Nebbie Eridanee: sempre il Po e la sua golena a fare da filo conduttore, nella zona di Martignana di Po. Certo, stavolta il tracciato è per veri avventurieri, soprattutto per il contesto climatico previsto per sabato 17 dicembre. Nebbia, of course, ma non solo.
Dall’Eridano Adventure alle Nebbie Eridanee: sempre il Po e la sua golena a fare da filo conduttore, nella zona di Martignana di Po. Certo, stavolta il tracciato è per veri avventurieri, soprattutto per il contesto climatico previsto per sabato 17 dicembre. Nebbia, of course, ma non solo.
Eppure la prima tappa di un nuovo circuito, ossia l’Eridano Winter Trail, è aperta a tutti: corri, cammina, pedala è il motto ma anche lo sprone per chiunque voglia prendere parte alla festa del podismo off road. Il ritrovo sabato pomeriggio alle ore 15 è alla chiesetta di San Serafino a Martignana di Po con un percorso da 8.2 km. Prima gli agonisti (o più allenati, per così dire), poi volendo in coda potranno partire famiglie e bimbi in bicicletta. Le iscrizioni sono libere per tutti e saranno direttamente sul posto, con premiazioni volanti per i primi dieci uomini e le prime cinque donne. Il lavoro di “tracciamento” del percorso è stato completato proprio negli ultimi giorni e stavolta, a differenza di tre anni fa, il Po non ha fatto scherzi, ancora “appiedato” dalla storica secca dell’estate appena passata.
Di fatto un percorso a tappe, che estende la magia (e pure divertimento e difficoltà) di una corsa trail che ha sempre regalato sorprese ed è stata universalmente apprezzata, anche perché si affida a chi di gare orientamento (siamo più o meno in quel campo) se ne intende: Andrea Visioli. “A tre anni dall’ultima edizione dell’Eridano Adventure Trail – spiega proprio Visioli – abbiamo voluto riformulare una proposta concreta, non slegata dall’agonismo puro ma sicuramente più inclusiva, aperta a tutti, compresi camminatori e famiglie. Proporre più tappe significa maggior lavoro, impegno, sicuramente più energie, ma anche moltiplicare gratificazione dei partecipanti, che con un passaparola possano amplificare l’esperienza di ogni appuntamento verso amici e conoscenti”.
“Questi tre anni – prosegue Visioli – hanno cambiato radicalmente il mondo, sapete come la penso, tanto che per noi tutti sarebbe saggio sospendere ogni giudizio sul sistema mediatico e non solo. Ci resta solo una cosa nell’ambiguità in cui siamo consegnati come esseri umani, ovvero chiosare come farebbe Kubrick in un film sportivo che non ha partorito: non ci resta che far piacere del movimento”.
Da qui dunque l’idea di una nuova gara, che è soprattutto una forma di ripartenza. Come cantava Pierangelo Bertoli “con un piede nel passato e lo sguardo dritto aperto nel futuro”, ossia utilizzando uno spartito già noto e una ricetta funzionante (Eridano Adventure ha sempre riscosso consensi) ma al contempo provando il brivido della novità, a partire dalla collocazione in calendario. Anche perché la suddivisione in tappe consente di allungare le tempistiche, regalando eventualmente occasioni di riscatto per chi ci crede di più (e magari è un “risultatista” convinto) o, in alternativa, nuove occasioni di divertimento per chi vede in queste manifestazioni semplicemente e puramente uno svago tra le bellezze del Casalasco.
G.G.