Annamaria Piccinelli: "Ci sono 80mila
euro pro commercio. Si usino bene"
L'invito a prendere in mano la situazione è rivolto ai commercianti: "Noi invitiamo i commercianti a cogliere l’occasione di questa programmazione per fare squadra, stilare un documento di richieste condiviso dalla maggioranza di loro"
“80.000 euro alle botteghe, 130.000 di semaforo”. Esordisce così Annamaria Piccinelli (Vivace & Sostenibile) nel commentare la cifra che dovrebbe andare a sostegno e a rilancio delle botteghe di vicinato. Preoccupata del reale utilizzo dei soldi, frutto della contrattazione nell’ambito dell’affare Aldi. La consigliera di opposizione invita i commercianti a farsi sentire per essere parte attiva nella decisione del comune su dove e come destinare i soldi.
“Nelle casse del Comune – spiega – ci sono 80.000 euro destinati al sostegno e rilancio delle botteghe di vicinato. Si tratta di una parte dei soldi e opere aggiuntive che il supermercato Aldi ha dato al Comune per il vantaggio ricevuto dalla variante al piano Regolatore. Come ha scritto il Sindaco in risposta a una interpellanza di Vivace Sostenibile, questi 80.000 euro per i commercio di prossimità sono stati messi in parte nelle spese da sostenere, in parte corrente, per eventi in caso di finanziamento del nuovo bando regionale Distretti del commercio. Con Pro Loco e Associazioni dei Commercianti si elaborerà uno specifico programma“.
L’invito a prendere in mano la situazione è rivolto ai commercianti: “Noi invitiamo i commercianti a cogliere l’occasione di questa programmazione per fare squadra, stilare un documento di richieste condiviso dalla maggioranza di loro e ritrovarsi a discuterne con i vari attori come Pro Loco e Comune. E anche chiedere chiarimenti: cosa significa eventi in caso di finanziamento del nuovo bando Distretti del commercio? A quel bando, per cui non ci risulta che il Comune si sia interfacciato con altri soggetti, sono stati candidati il completamento dei porfidi per 300.000 euro e la pulizia delle panchine, paracarri, cestini ecc per 45.000 euro. Tutti lavori eventualmente finanziati al 50%. Dunque di quali eventi si sta parlando? Si intende utilizzare parte degli 80.000 euro per quei lavori? Si tratta di una bella cifretta che deve essere spesa bene e sappiamo che non è scontato“.
Annamaria Piccinelli torna poi sui soldi frutto della contrattazione della questione Aldi: “Bene per i 90.000 euro, sempre dell’Aldi, spesi per Piazza Turati, ma un’altra parte, ben 130.000 euro, sono stati usati per il semaforone. L’obiettivo era quello di utilizzare diversamente la figura del vigile. Considerando che il semaforone costerà all’incirca 2000 euro annui di mantenimento, abbiamo calcolato che, se l’obiettivo sarà raggiunto, il Comune risparmierà circa 5.000 euro all’anno. Valeva la pena? Altri 213.000 euro sono stati messi nel parcheggio comunale utilizzato dall’Aldi. Forse tutti questi soldi si potevano usare diversamente, magari, tra le tante cose, si poteva rinunciare al semaforo e, ricalcolando le spese, destinare 200.000 euro per coprire quasi la metà dei costi per la ristrutturazione della farmacia di Casalballotto, invece di abbandonare il palazzo di proprietà del Comune e pagare affitti a un privato. Insomma che questi ultimi 80.000 euro dell’operazione Aldi, siano spesi davvero con e per le botteghe che animano i nostri centri: si pensi come si ridurrebbero i paesi, se non ci fossero“.
N.C.