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La Mia Irlanda: esce il secondo
singolo di Stefano Savazzi

E’ una ballata lenta, romantica e malinconica, è una poesia, una dedica, una dichiarazione. La composizione musicale è meravigliosa: la sonata tipica del luogo nel violino e nel violoncello, la nostalgia nel pezzo acustico e infine la dichiarazione d’amore nell’esplosione soft rock di tutti gli strumenti, con schitarratina finale

Dopo Non Ti conosco più, primo singolo di Stefano Savazzi uscito su tutte le piattaforme il 31 marzo scorso, è oggi la volta de La mia Irlanda disponibile per l’ascolto a partire dalle ore 13.00, brano anch’esso scritto durante il lock down e parte dei nove che andranno a comporre il disco prossimo al lancio.

Come spesso accade nasce prima la musica, la ascolto in studio, mi lascio trasportare… musica da viaggio! La mente torna a una terra visitata più volte, a un’isola dove ho lasciato il cuore e alla sua gente. I pensieri rincorrono le note e arrivano là, dove mi son sentito a casa e mi accorgo che l’isola di smeraldo in realtà ha dato a me molto più di quanto io le abbia lasciato. La bellezza, l’armonia di colori che esplodono tutto ad un tratto e riempiono gli occhi, l’atmosfera fatata, le storie di gnomi, folletti e fate, i pub, la Guinness, la magia mi aiutano a trovare le parole. Sorprendente la profonda cultura musicale degli irlandesi, per i quali il musicista è un ospite sacro perché portatore di felicità. E’ la mia Itaca, in fondo tutti ne abbiamo una. E’ una canzone di viaggio e nostalgia, una canzone d’amore per una terra che identifico in una donna senza età né trucco, una donna trasparente, che non invecchia, che cambia i suoi colori ma rimane sempre uguale

L’Irlanda percepita come una donna eterna, non toccata dagli anni, la troviamo, interpretata da Valentina Savazzi, negli esterni del video girati nel bosco dei nascituri, mentre gli interni sono ambientati nel Teatro all’Antica di Sabbioneta. Due luoghi suggestivi, la musica e le riprese d’impatto di Mathias Mocci, aiutano notevolmente a trasmettere i sentimenti che Savazzi nutre per quell’isola fantastica, la sua gente, la sua cultura a cui sente in parte di appartenere. E’ una ballata lenta, romantica e malinconica, è una poesia, una dedica, una dichiarazione. La composizione musicale è meravigliosa: la sonata tipica del luogo nel violino e nel violoncello, la nostalgia nel pezzo acustico e infine la dichiarazione d’amore nell’esplosione soft rock di tutti gli strumenti, con schitarratina finale.

Sei la mia isola che non c’è / la mia Itaca sarai / sei tutto quello che non sei / sei il mio ritratto i Dorian Gray / come una donna senza età / senza trucco e vanità / sei la memoria nei miei occhi / il tuo colore dentro ai ricordi

A pensarci è davvero così, ognuno ha la sua Itaca, quel luogo che ti porti dentro e che non ti stanchi di vedere, quello in cui si vorrebbe invecchiare e magari anche morire. Si parla tanto di sharing, e quale mezzo migliore della musica per condividere emozioni e sentimenti? Stefano lo ha fatto e lo fa, cuffie alle orecchie, luce soffusa, ed ecco la sua Irlanda racchiusa in una canzone intrisa di sentimento e passione. Mentre scorrono le note e la voce canta parole d’amore si apre, a chi ascolta, una delle terre più affascinanti d’Europa con le sue leggende e tradizioni, il folklore, i castelli infestati e una ricchissima mitologia. Stefano ama l’Irlanda e ce ne fa dono, la condivide con noi tramite la forma d’arte più diretta e immediata che arriva dritta all’anima, la scuote e la acquieta.

Stefano abbraccia con affetto e riconoscenza gli amici musicisti di sempre, i collaboratori e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del brano, perché le cose belle si fanno in squadra, nello specifico: Comune di Sabbioneta per il patrocinio, Mathias Mocci – Video Maker, Valentina Savazzi – Interprete, Giovanni Tumino – batteria, Dario Cavalli – basso, Calogero Siracusa – chitarra, Alevtina Matveeva – violoncello, Anchise Bolchi, famoso violinista country e polistrumentista originario di Rivarolo Mantovano e ancora Alessandro Fava, Michele Luppi, Giovanni Manfredi, Mix Dome, Francesca Peschiera, Ken Ciro, Massimo Storti, Emilio Rossi.

Giovanna Anversa

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