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Un albero per il Futuro: anche l'IC
Diotti tra i virtuosi dell'ambiente

L’iniziativa si è aperta con la consegna da parte del Centro Nazionale Carabinieri Biodiversità di Bosco Fontana di una diversa pianta autoctona per ogni plesso

L’IC Diotti, con tutti i suoi plessi, ha aderito al progetto nazionale di educazione ambientale “Un Albero per il Futuro” rivolto alle scuole sull’importanza della forestazione e conservazione delle biodiversità.

Imprimere l’impronta ecologica del loro futuro: in questo sono stati attivamente coinvolti gli studenti dell’IC Diotti di Casalmaggiore, dai bambini delle scuole dell’infanzia, a quelli della primaria ai ragazzi della secondaria di 1° grado, che lunedì 28 e martedì 29 novembre hanno partecipato al progetto nazionale “un Albero per il futuro” promosso dal Ministero della Transizione ecologica.

L’iniziativa si è aperta con la consegna da parte del Centro Nazionale Carabinieri Biodiversità di Bosco Fontana di una diversa pianta autoctona per ogni plesso: un acero alla scuola dell’infanzia di Cappella e alla scuola secondaria di 1° grado di Casalmaggiore, un frassino alla scuola dell’infanzia di Roncadello, un Corylus Avellana alla primaria di Vicomoscano, un Cytiu Scomparius all’infanzia di Vicomoscano e il Maggiociondolo alla primaria di Vicobellignano.

“Queste piantine – hanno spiegato le naturaliste del Centro Nazionale Carabinieri Biodiversità di Bosco Fontana – sono futuri alberi che insieme a quelle di tutte le altre scuole italiane andranno a costituire un grande bosco diffuso fatto di specie autoctone che cresceranno aumentando la qualità ambientale.” Gli studenti dell’IC Diotti di Casalmaggiore fotografando uno speciale cartellino posto su ciascuna pianta avranno l’opportunità di seguire a distanza l’andamento e l’espansione del nuovo bosco, rendendosi conto del progressivo risparmio di CO2.
La messa a dimora di queste piantine nei giardini di ciascuna scuola dell’IC Diotti è stata l’occasione per gli studenti di presentare, attraverso diversi linguaggi creativi, le loro riflessioni sull’albero come simbolo di vita.

La Scuola Primaria di Vicobellignano, che per prima lunedì 28 ha accolto le referenti del Centro Nazionale Carabinieri Biodiversità, ha realizzato un flash-mob sull’impatto che la terra che calpestiamo ha sulle nostre vite. I bambini hanno riflettuto sul significato profondo dell’albero come dono incondizionato che dà senza chiedere in cambio e hanno preparato dei quadri che hanno regalato ai partecipanti all’iniziativa. Le opere, tutte uniche nel loro genere, rappresentavano gli alberi di Munari, dove ogni ramo ne sorregge e ne dipana altri due, a indicare i messaggi di rispetto e di cura che possano diffondersi e propagarsi sempre di più.

A seguire gli studenti della scuola secondaria di 1° grado hanno presentato con testi, poesie (anche in francese), e performance teatrali le loro riflessioni sull’importanza del rispetto dell’ambiente e sull’impegno per la legalità e i diritti umani partendo dall’immagine simbolica della pianta come albero della vita con le radici ancorate al passato e i rami protesi al futuro, in un abbraccio tra i popoli. Il gruppo teatrale ha interpretato con una danza il brano “Per” di Shervin Hajipour, l’inno delle proteste in Iran, mentre il gruppo musicale ha suonato l’inno europeo e il brano “la vita è bella”. La giornata si è conclusa con la posa a fianco dell’albero per il futuro di una targa in legno con il motto elaborato dagli studenti “Chi ricambia il bene, provvede all’avvenire” e con il posizionamento di una speciale panchina con parole chiave, preparata dalla classi terze, per dare modo agli alunni dopo di loro di fermarsi vicino alla pianta, sedersi, riflettere e sognare in un passaggio lasciatogli dagli alunni venuti prima.

All’evento, oltre alle naturaliste del Centro Nazionale Carabinieri Biodiversità di Bosco Fontana, erano presenti il Sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni e il maresciallo Giuliano Bertinelli, comandante della stazione di Casalmaggiore.

“Un albero per il futuro – spiega infine la dirigente Cinzia Dall’Asta – Ho chiesto agli alunni di essere i veri fautori del cambiamento laddove i potenti hanno fallito temporeggiando senza ragione, se non il vile profitto, sprecando occasioni preziose per invertire il senso di marcia o almeno rallentare l’inesorabile processo di autodistruzione che abbiamo innescato. E quale migliore occasione di quella offerta dal progetto “Un albero per il futuro”? L’idea di essere parte di un bosco diffuso della legalità, noi, un puntino sulla cartina dell’Italia, sì, proprio noi, impegnati a proteggere, a prenderci cura, a difendere l’ambiente e la legalità. Questioni strettamente connesse l’una all’altra, questioni urgenti, improcrastinabili. Se riuscissimo a piantare un seme in tutte le coscienze, se potessimo fare breccia nel muro dell’indifferenza e della noncuranza per fare spazio a un senso civico, a una cittadinanza responsabile, a cui la scuola aspira, e a favore della quale si impegna ad agire con progetti. “Un albero per il futuro” rappresenta una speranza e un monito. Gli alunni dalla Scuola dell’Infanzia alla Secondaria di I Grado si prenderanno cura della crescita dell’acero, del frassino, del Corylus Avellana, Cytiu Scomparius e del Maggiociondolo piantati nei diversi plessi dell’Istituto passando di anno in anno il testimone agli alunni che verranno dopo di loro così che la memoria e il senso profondo di questo impegno vengano portati avanti negli anni”.

La responsabilità della cura di un albero, che andrà a comporre il grande bosco diffuso della legalità, è dunque nelle mani di bambini e ragazzi che, di generazione in generazione, lasceranno in eredità ai bimbi di domani un prezioso compito e un importante insegnamento.

Giovanna Anversa

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