Cronaca

Gussola, vasto cordoglio
per la morte di Sante Gerelli

Stefano Belli Franzini: "Lui ci credeva, ha lavorato tanto in questi anni per far si che si potesse unire questo paese e a mio avviso lui ci è riuscito sotto vari aspetti. Devo dirgli grazie perché da lui ho comunque imparato tanto e soprattutto ho imparato l'amore per questa comunità". GUARDA IL VIDEO

Davvero tanti i messaggi di cordoglio per Sante Gerelli. La morte, dopo una battaglia contro la SLA che alla fine non gli ha dato scampo, ha colpito i tanti che lo avevano conosciuto per la militanza politica ma ancor di più per l’impegno, disinteressato per i suoi cittadini e la sua città. A ricordarlo ed onorarlo, venerdì sera, all’inizio del Consiglio Comunale di Gussola, la stessa Amministrazione che gli ha tributato un minuto di silenzio.

LAPO PASQUETTI (SINISTRA ITALIANA CREMONA)Ho conosciuto Sante in tempi relativamente recenti, nel 2009, all’inizio della mia militanza attiva in politica con Sinistra Ecologia e Libertà ma la sua passione, il suo instancabile entusiasmo per la Politica, quella con la “P” maiuscola, nobile e disinteressata, mi hanno da subito colpito.

Sante ha coordinato la sezione di Gussola di SEL e poi di Sinistra Italiana, riuscendo a tenere insieme un gruppo consistente di Compagne e Compagni provenienti dalle molteplici case politiche della Sinistra, superando quegli ostacoli, quei pregiudizi e quelle diffidenze che invece prevalgono a livello nazionale, con una semplice quanto efficace ricetta: lavorare assieme con azioni concrete per il bene della comunità e dei più fragili.

Ciò che Sante mi ha trasmesso è un messaggio tanto prezioso quanto chiaro: la credibilità politica la si costruisce con l’azione e non con le parole e l’azione è tantopiù efficace se riesce a coinvolgere anche soggetti diversi verso un unico obiettivo, il bene comune che sta al di sopra di ogni appartenenza.

Grazie Sante, sarai sempre al nostro fianco.

CESARE VACCHELLI (AMBIENTALISTA)E’ con grande dolore che apprendo la notizia della scomparsa dell’amico e compagno Sante Gerelli, con cui ho condiviso la passione politica prima nella F.G.C.I. e poi nel P.C.I.. Ed è proprio agli anni ’70, quelli dell’entusiasmante esperienza della federazione giovanile comunista nel casalasco-piadenese, di cui Sante è stato uno dei protagonisti, che vanno in questo momento i miei ricordi e le mie emozioni. La grande passione politica e le forti idealità che ti contraddistinguevano erano per noi contagiose e partecipare alle riunioni presso “La casa del popolo” di Gussola, era per noi dei circoli di zona un appuntamento fisso e arricchente, da cui prendevano sempre il via importanti iniziative territoriali. Tra queste mi piace ricordare l’organizzazione del convegno “Domani il Casalasco-Piadenese”, di cui sei stato un fondamentale promotore, nonché frutto di un lavoro di ricerca collettivo, che ci portò ad interrogarci e a interrogare le forze politiche e sociali su quale avrebbe dovuto essere lo sviluppo del nostro territorio. Avanzammo in tale contesto concrete proposte per dar vita ad un nuovo modello di agricoltura. Perché l’instancabile impegno politico e sociale di Sante era sorretto non solo da importanti valori ma anche dalla capacità di sognare e di credere nella costruzione di un mondo migliore. Grazie, Sante, per tutto quello che ci hai così generosamente donato, e per gli insegnamenti che ci hai trasmesso, in particolare con il tuo esempio di vita. Un forte abbraccio e le più sentite condoglianze a Loredana, Iuri e a tutta la famiglia. Buon viaggio, Sante.

EVELINO ABENI E GIUSEPPE AZZONI (WELFARENETWORK)Con dolore abbiamo appena appreso che è morto Sante Gerelli. Il compagno Sante Gerelli di Gussola che abbiamo potuto conoscere ancora ragazzo, animatore ed organizzatore di buona politica.

Lo era in modo così intenso ed instancabile da indurre spontaneamente a pensare subito a lui quando capitava di parlare appunto di passione politica. Politica come socialità, promozione tanto degli interessi della propria comunità gussolese quanto degli ideali della sinistra, con il PCI e dopo.

Non molto tempo fa lui stesso aveva pianto la scomparsa della mamma e poi del padre, Giovanna e Pino ai quali era legatissimo, per seguirli ora, dopo così breve tempo.

Sante da ragazzino era già un “diffusore” dell’Unità, con altri mise insieme anche il gruppo dei “pionieri” per dirigere poi il forte circolo giovanile della locale FGCI. Fu quindi sempre nel Direttivo e poi Segretario della Sezione comunista, una delle più importanti della provincia. Fu anche consigliere comunale, ma non si pensi ad una “politica politicante”: per lui la politica era generosa socialità, fede negli ideali del socialismo, solidarietà e tantissimo tempo dedicato e lavoro concreto e faticoso.

Si può ricordare un fatto molto significativo degli anni ’60 quando, dalla fornace di Vicobellignano per rappresaglia sindacale, fu licenziato l’operaio Costante Vezzosi, detto “Palen”, poi discriminato al punto da non trovare altra assunzione nonostante fosse un provetto fornaciaio. Sante già lavorava nella coop muratori di Gussola e si fece da parte in modo che la coop potesse assumere Vezzosi come muratore.

Massimo era il suo impegno per tante organizzazioni… il partito, l’ANPI, l’ARCI, la cooperazione, una forte associazione locale degli anziani. Dopo lo scioglimento del PCI continuò la militanza politica con PDS, SEL e Sinistra Italiana. Coi legami unitari che mantenne per anni si riuscì ad organizzare a Gussola una “festa della sinistra” insieme ai compagni di Rifondazione e per un periodo anche del PD: una esperienza molto popolare ed unica di questo genere. Gli utili che ne derivavano, insieme a quelli di tombolate e simili iniziative, furono in gran parte destinati a contributi di solidarietà sociale. Per esempio per un mezzo di trasporto per anziani, per le necessità insorte in occasione del COVID, fino ad offerte per iniziative nel terzo mondo…

Nell’ultima fase della esistenza del PCI, con le elezioni politiche del 1987 che risultarono così negative per il partito in generale, Sante ebbe la meritata soddisfazione di un voto che a Gussola fece eccezione in positivo e ricevette in proposito persino una telefonata dal segretario Alessandro Natta.

Le cose che hanno caratterizzato la sua attività sono dunque state molteplici. Ricordiamo qui ancora due aspetti.

Il primo è l’impegno sulle tematiche ambientali, che lo videro molto attivo anche come consigliere comunale: i corsi d’acqua, la golena di Po, il parco, il contrasto ad una impropria dannosa cava di sabbia…

Il secondo è quello della memoria e delle iniziative per valorizzare la storia del movimento operaio gussolese: da Alessandro Vaia alla presenza della Casa del popolo, da Carlo Comaschi a Giacomo Bergamonti al legame con la famiglia Cervi…

Tutto ciò sempre insieme a tanti, alle compagne ed ai compagni, senza protagonismi personalistici. Così vogliamo rendergli omaggio e ricordarlo, nella più sentita vicinanza alla sua compagna Loredana ed a suo figlio Iuri.

STEFANO BELLI FRANZINI (SINDACO DI GUSSOLA) – A Sante Gerelli devo dire Grazie. Devo dire grazie io come persona, come sindaco, rappresentante di una comunità, perché ha veramente lavorato una vita, per il bene della propria comunità, per sviluppare una socialità e non far si che questo paese potesse vivere momenti di solitudine. Ha lavorato sempre perché questo paese potesse ritrovare se stesso. Aveva giustamente il suo credo politico, e di questo gli va dato atto, per la fede che ha dimostrato in tutti questi anni della sua vita, e soprattutto per la ferma volontà di fare una Gussola migliore. Lui ci credeva, ha lavorato tanto in questi anni per far si che si potesse unire questo paese e a mio avviso lui ci è riuscito sotto vari aspetti. Devo dirgli grazie perché da lui ho comunque imparato tanto e soprattutto ho imparato l’amore per questa comunità.

N.C.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...