Torrile, inaugurata la mostra Il
Corpo del reato di Caterina Orzi
“La violenza non è soltanto fisica - spiega l’artista -. È anche essere in situazioni che non ci appartengono, dinamiche nelle quali la nostra personalità non cresce. Violenza può essere qualcosa di negativo che ci autoinfliggiamo”
Dalla leggerezza, in foto macro, dei particolari di un fiore al dettaglio di corpi di donne che, proposti in immagini di dimensioni più contenute, invitano all’osservazione da vicino, spingendo verso l’introspezione. Sono questi gli elementi che caratterizzano la mostra “Il Corpo del reato” dell’artista Caterina Orzi, inaugurata all’interno del municipio di strada Primo Maggio 1 a San Polo di Torrile.
“La violenza non è soltanto fisica – spiega l’artista -. È anche essere in situazioni che non ci appartengono, dinamiche nelle quali la nostra personalità non cresce. Violenza può essere qualcosa di negativo che ci autoinfliggiamo”.
“È anche – aggiunge Lucia Frasanni, assessora alla Cultura e alle Pari opportunità del Comune di Torrile – frutto del poco amore e rispetto per noi stesse. Un aspetto sul quale la mostra invita a riflettere”.
Una chiave di lettura che l’artista indaga, come sottolineato dalla curatrice della mostra Stefania Provinciali, “con un gioco di luci ed ombre che si alternano” così come ad alternarsi sono “immagini di leggerezza come quelle dei fiori ed immagini, di forte impatto, come quelle dei corpi”.
Diversi gli spunti di riflessione che sono stati condivisi dalle tante personalità che hanno partecipato al taglio del nastro dell’esposizione, seguito da un’emozionante performance teatrale, a sorpresa, delle attrici Anita Mori e Sara Mino che hanno interpretato alcuni dei brani contenuti all’interno del catalogo.
“La violenza contro le donne è una piaga dilagante – ha dichiarato l’assessora regionale Barbara Lori – alla quale non dobbiamo abituarci”. La giornalista Chiara Cacciani, autrice di uno dei testi riportati nel catalogo della mostra, ha spiegato di aver scelto parole diverse da quelle che utilizza, quotidia-namente, nelle cronache: “Parole più difficili, scritte di getto. Per cristallizzare quel momento. Sarebbe stata una mistificazione correggerle”. Per Michela Bolondi, presidente di Proges (main sponsor dell’iniziativa), “è fondamentale iniziare a parlare di parità di genere già dagli asili nido con i bambini”.
Come testimonial della mostra sono state coinvolte tre squadre femminili del territorio: Rugby Colorno; Panthers Parma e Parma calcio. “Crediamo fermamente – ha sottolineato Alessandro Fadda, sindaco di Torrile – nel valore dello sport come strumento di crescita per i nostri ragazzi e come contesto nel quale trasmettere i valori della parità di genere”.
La mostra – promossa dal Comune di Torrile e patrocinata da Parlamento Europeo, Regione Emilia-Romagna e Provincia di Parma – sarà visitabile sino al 3 dicembre (molto probabile una proroga viste le tante richieste di visita da parte delle classi delle scuole del territorio) nelle giornate di lunedì, martedì, venerdì (8.30-13); giovedì (8.30-13 e 14.30-17) e sabato (9-12).
Legato alla mostra il 4 dicembre, al circolo Il Portico di Torrile (orario da definire), ci sarà lo spettacolo “Il lupo e la fanciulla” di Fabrizio Croci, tratto dai racconti della “Stanza di sangue” di Angela Carter.
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