Cronaca

Lanterna del Po e della pace partita
da Zibello ora a Villanova Marchesana

“La nostra – ha ricordato Tommaso Mazzeo a nome del gruppo Amici del Grande Fiume - è una iniziativa semplice, ma riteniamo ricca di valori, nata nella primavera dello scorso anno"

Nuova e significativa tappa del cammino di pace della Lanterna del Po che, in questi giorni, ha raggiunto Villanova Marchesana, piccolo Comune della provincia veneta di Rovigo.

Un viaggio ricco di significati, iniziato da Polesine Zibello la scorsa primavera, grazie all’iniziativa del gruppo Amici del Grande fiume, con tappe che nel tempo hanno portato la Lanterna del Po a raggiungere Isola Pescaroli, Brancere, Pontirolo Capredoni, Assisi, Casalmaggiore (in occasione della recente Discesa della pace sul Po) ed ora, appunto, Villanova Marchesana.

Partita dalla chiesa santuario di Brancere, divenuta ormai la sua sede, la Lanterna del Po portata da Tommaso Mazzeo, ha raggiunto la darsena di Porto Catena a Mantova. Qui è stata consegnata alla delegazione del Comune di Villanova Marchesana, composta dal vicesindaco Romana Stocco e da tre volontari del Comune.

La scelta di Porto Catena non è stata certo casuale ed ha avuto un grande valore simbolico poiché crocevia di incontro tra il Fiume Po, il Mincio, i laghi di Mantova e il Canale Fisserò Tartaro Canalbianco.

“La nostra – ha ricordato Tommaso Mazzeo a nome del gruppo Amici del Grande Fiume – è una iniziativa semplice, ma riteniamo ricca di valori, nata nella primavera dello scorso anno. In un momento particolarmente teso e difficile per la pace mondiale, non avendo grandi strumenti a disposizione, abbiamo deciso di far sentire il grido di pace della popolazioni del Grande fiume, senza distinzione di riva, di provincia o di regione. Siamo tutti uomini e donne del Po e, come diceva Giovannino Guareschi, “si sta meglio qui su questa riva”.

Non ha mai precisato, giustamente, quale riva. Perché la riva è quella che unisce e coinvolge tutti noi. Da questa consapevolezza, il gruppo Amici del Grande fiume di Polesine Zibello, ha deciso di promuovere questa iniziativa della Lanterna del Po, con l’obiettivo di portare una luce, luce di speranza e di pace, nel maggior numero di località possibili, anche fuori dai cosiddetti confini fluviali. La Lanterna del Po – ha aggiunto – viene conservata abitualmente nella chiesa santuario di Brancere, dove si venera Maria Regina del Po.

Custoditela e prendetevene cura con quella genuinità e quella tenacia tipica delle popolazioni del Po – ha detto rivolgendosi alla delegazione della provincia di Rovigo – fate sentire, anche voi, il vostro grido di pace, unito al nostro, e portatela nel maggior numero di località possibili, prima del rientro a Brancere, affichè l’urgenza e la bellezza della pace possa unire un numero sempre più significativo di persone e di amici”. Un viaggio dunque che continua, nel segno della pace e dell’amicizia tra le genti del fiume. Per unire tutti verso quel traguardo, quello della pace appunto, sempre più necessario e soprattutto urgente.

redazione@oglioponews.it

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