Cronaca

Casa di Comunità, Rive Gauche
e CNC: "La solita parata sul nulla"

Pierluigi Pasotto chiama in causa il sindaco Filippo Bongiovanni: "Spero che le nostre perplessità siano condivise anche dal sindaco che sulla questione non si è ancora espresso. Ritiene che la Casa di Comunità di Casalmaggiore sia adeguata?"

La Casa di Comunità di Casalmaggiore? Esiste solo sulla carta, Durissimo il documento di Rive Gauche condiviso da CNC sulla struttura da poco inaugurata in piazza Garibaldi, dove un tempo sorgeva l’ex circolo Turati. Pochi spazi, e inadeguati, carenza dei servizi così come previsti dal DM71 per l’HUB di serie A che la città meriterebbe e un confronto, davvero triste, con lo stesso servizio offerto nella vicina Viadana. A parlarcene ieri il referente di Rive Gauche e consigliere comunale in forza a CNC Pierluigi Pasotto che, come da abitudine, non gira troppo intorno alle questioni. Che, prima ancora di partire, preannuncia che verrà formalmente richiesta la convocazione di un consiglio comunale al quale verrà chiesto di partecipare ai vertici della sanità cremonese e mantovana. Vertici ai quali verranno chieste tutta una serie di questioni che restano in sospeso: in primo luogo, quello che manca.

The show Must go on” definisce sarcasticamente l’inaugurazione del centro alla presenza dell’assesore regionale Bertolaso. Una sorta di spettacolo, o di parata preelettorale di cui il territorio avrebbe potuto fare volentieri a meno. “E’ triste constatare che uno dei pezzi migliori dei Queen renda perfettamente il senso di una realtà che il nostro territorio è costretto a subire da troppo tempo. Capisco l’essere considerati e trattati come la favelas della Lombardia, il Far West de noantri, nel quale si pagano salate tasse per non ricevere servizi in cambio, ma la recente calata dell’ennesimo assessore regionale alla sanità per la canonica inaugurazione con parata merita qualche riflessione“.

Una sorta di inaugurazione fantasma, di qualcosa che non c’è secondo il consigliere di CNC: “Nessuno se ne abbia a male, ma si può inaugurare qualcosa che non c’è? Parliamo della Casa di Comunità, così come regolate dal DM71. Innanzitutto, di case di comunità ne esistono di due tipi, Hub (di serie A calcisticamente parlando) e Spoke (di serie B). Il nostro Distretto a scavalco, quota capitaria circa 100000 abitanti dovrebbe avere 2 case di comunità Hub, ovvero una per 50000 abitanti. Quindi quella di Viadana, davvero funzionante e con servizi implementati nel corso di questi mesi, sarà presumibilmente Hub (serie A) e quella di Casalmaggiore dovrebbe essere altrettanto. Dico dovrebbe, perché nella tabella presa dal DM71, sono elencati i servizi e le professionalità che dovrebbe contenere per essere considerata tale. Ci sono questi servizi? A prima vista non pare proprio, ma magari posso sbagliare. Medici di base, pediatri, prelievi, vaccini etc. etc.? La diagnostica leggera è presente? Non direi. Questo vorrebbe dire che dovremmo andare a farla all’Ospedale Oglio-Po? Scusate: le Case di comunità nascono per alleggerire gli Ospedali e favorire la “fantomatica” medicina territoriale“.

Un problema serio per tutto il Casalasco… “Ma poi, quali sono i tempi e le liste di attesa per esami Pubblici? O ci si spinge verso il privato tout court? E chi non se lo potesse permettere? Non si cura? Qualcuno mi potrebbe rispondere: intanto abbiamo messo la prima pietra, poi metteremo i servizi e i professionisti. Dove, di grazia, visto che già il centro prelievi e vaccinale sono stati portati fuori per mancanza di spazi e con un aggravio di risorse pubbliche di cui qualcuno dovrebbe rendere conto. Oltretutto lo stabile, di proprietà della Fondazione Busi, non può essere destinatario di interventi con i fondi del PNRR. E il problema del personale? Con queste modalità ne serve di più, le economie di scala vanno a farsi benedire e si spendono più soldi per gestire e meno per curare dato che la spesa sanitaria non aumenterà di certo. Durante l’ultimo consiglio Comunale, convocato da Casalmaggiore la Nostra Casa proprio su questa tematica, si era rimasti d’accordo con il Dottor Rossi e la Dottoressa Azzi che ci si sarebbe rivisti in autunno. Considerata la nomina della Dottoressa Mariani a presiedere il distretto Oglio Po penso che i tempi siano ormai maturi. Perlomeno per ribadire, da parte nostra, un concetto: siamo capaci di andare oltre a quello che ci si vuol far credere. Buona inaugurazione a tutti“.

Un’ultima considerazione Pierluigi Pasotto la fa chiamando in causa il sindaco Filippo Bongiovanni: “Spero che le nostre perplessità siano condivise anche dal sindaco che sulla questione non si è ancora espresso. Ritiene che la Casa di Comunità di Casalmaggiore sia adeguata? Ritiene, il sindaco, che in quella struttura si offrano e si possano offrire ed implementare tutti i servizi previsti?

N.C.

Cosa dovrebbe garantire la Casa di Comunità HUB (di serie A) secondo il DM71
Cosa dovrebbe garantire la Casa di Comunità SPOKE (di serie B) secondo il DM71

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