Palazzo Abbaziale, c'è l'impegno
Lions per il recupero del corridoio
Cosa sarà il palazzo Abbaziale negli anni a venire è ancora in via di definizione. Struttura - di pregio - espositiva o qualunque altra cosa, arricchirà tutta la città. E questo è davvero - come ci ha detto don Claudio e come pensiamo anche noi - tutto quel che conta. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Qualche mese fa, mentre don Claudio Rubagotti ci accompagnava a vedere i lavori di recupero del Palazzo Abbaziale di Santo Stefano, al termine di un bellissimo percorso fatto di tante scoperte, ci aveva confidato che i lavori si erano dovuti fermare. Sarebbero serviti altri soldi, e tanti, per recuperare quello che restava, una stanza e lo spazio di passaggio, equivalente ad un’altra stanza. Si sa, i preti non disperano mai. Un po’ perché c’è la fede e la provvidenza ad alimentare la speranza dove la speranza umana si arena, e un po’ perché don Claudio è così di carattere. Un positivo che né le vicissitudini umane né le difficoltà terrene possono fermare.
La provvidenza (dall’aspetto umano) è arrivata. Ha le fattezze del Lions Casalmaggiore, e sulle loro spalle poggia. Saranno proprio loro ad occuparsi del recupero di una delle stanze, quella di passaggio. Quella di raccordo, al termine dello scalone. Spesa preventivata 50 mila euro. 35 per i lavori veri e propri, 15 mila per i ponteggi e le accessorie. Uno sforzo non da poco per un Lions, ma una scommessa spiegata ieri mattina, nella sede de La Provincia, da Roberto Asinari e da Alberto Bernini.
“Nel 2021, in occasione della commemorazione dei soci defunti del Lions Casalmaggiore – ha spiegato Roberto Asinari – don Claudio ci aveva accompagnato tra ponteggi e lavori da portare a termine, a visitare il Palazzo Abbaziale. Una visita che ci aveva fatto scoprire la bellezza di quelle stanze. Quando siamo arrivati al corrodoio ci aveva spiegato che per quello non ci sarebbero stati i fondi per procedere. A quel punto, e dopo esserci riuniti, abbiamo avuto l’idea di provarci a fare noi, come Lions, quella parte di lavori, di provare a portare a termine quella stanza corridoio, lasciando qualcosa che poi possa restare alla comunità. Per noi 50 mila euro sono un impegno gravosissimo, ma non ci siamo scoraggiati, ed abbiamo pensato di fungere da catalizzatori per recuperare quella cifra, non potendo fare diversamente, pro domo nostra”.
Tre le iniziative intanto messe in campo. Vediamole insieme.
- CONVIVIALE PER IL COMPLETAMENTO DEL RESTAURO – Il 18 novembre, venerdì prossimo, nelle stanze recuperate, si è pensato ad una cena, ad una sorta di gala per soci Lions, ma non solo per loro. Alle 20 la Conviviale sarà aperta da una visita guidata. Al termine della visita la vera e propria cena (in abito di gala, preferibilmente), con contributo di 80 euro a persona. “Abbiamo fatto i conti – spiega ancora il presidente Asinari – che potremo ospitare tra le 80 e le 100 persone. I soci Lions, gli ospiti che i soci riusciranno a coinvolgere e chi vorrà sostenere i lavori. Ad occuparsi delle portate saranno i fratelli Ceresini”. Info e prenotazioni all’indirizzo mail casalmaggiore@live.it.
- LOTTERIA – La richiesta è stata fatta. 15 mila biglietti da vendere a 2 euro al biglietto. 15 i premi in palio. Si va dal primo premio (televisore Samsung QLed da 55 pollici, valore 1400 euro), al secondo (PC portatile, valore 900 euro), al terzo, una bicicletta elettrica da 750 euro e via via a scalare. Tra gli altri premi un IPhone Apple SE, un purificatore aria Dyson, un weekend al mare a Castiglioncello. I punti vendita dei biglietti (estrazione il 18 febbraio 2023 sempre in Oratorio) sono in via di definizione, ma ad ogni socio sarà chiesto di venderne. “15 mila biglietti non sono pochi, ma contiamo di venderli tutti”
- ONLUS LIONS – Per la terza delle iniziative varrà coinvolta la Onlus del distretto Lions (che si estende alle province di Cremona, Pavia, Piacenza e Lodi). In questo modo tutte le offerte per i restauri, fatti tramite la Onlus, saranno detraibili. Di suo, la Onlus stessa, stanzierà 5 mila euro.
Altre iniziative per arrivare ai 50 mila euro sono in via di definizione. “L’idea è quella di coinvolgere più persone e imprese possibili. Sarà un recupero collettivo – ha concluso Asinari – fatto da tanti. Noi saremo il collante, quelli che si preoccuperanno, oltre che del nostro contributo,di mettere insieme la partecipazione di tutti coloro che vorranno contribuire”.
Qualche mese fa, don Claudio Rubagotti ci spiegava che per terminare i lavori di quella imponente e splendida struttura – il Palazzo Abbaziale – risalente agli inizi del 1700, sarebbero serviti ancora tanti soldi. Sarebbe servita ancora tanta strada da percorrere. Un bel pezzo di quella strada, di quel cammino, è stato intrapreso dal Lions Casalmaggiore che si è impegnato a portarlo a termine, o quantomeno a provarci, al compimento dei 50 anni di vita. Nella determinazione di Roberto Asinari a lasciare qualcosa di importante non solo alla parrocchia, ma a tutta la città, vi è una luce che si è accesa. Chiamatela provvidenza, chiamatela come volete. E’ l’impegno di uomini e donne che hanno deciso di fare una cosa speciale.
Cosa sarà il palazzo Abbaziale negli anni a venire è ancora in via di definizione. Struttura – di pregio – espositiva o qualunque altra cosa, arricchirà tutta la città. E questo è davvero – come ci ha detto don Claudio e come pensiamo anche noi – tutto quel che conta.
Nazzareno Condina