San Martino, via alla fiera: una delle
più antiche d'Italia ma con tante novità
Tra le novità di quest’anno c’è l’AGRIVEGAR, un tratto-raduno di trattori e attrezzi agricoli con molti espositori. Tornano gli animali in piazza, con lo Junior Show bovino, con gare di conduzione su varie categorie. La piazza è sempre ricca di giochi, giostre, eventi, manifestazioni e serate a tema.
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E’ partita venerdì sera e durerà per l’intero weekend: parliamo della Fiera di San Martino, che inizia infatti l’11 novembre nel giorno dedicato al Santo, e che si tiene a San Martino dall’Argine, E’ tra le fiere più antiche d’Italia. È citata già nel 1538 e fu concessa da Pirro Gonzaga. Tradizionale fiera del mercato del bestiame, ora si è trasformata in fiera mercato con oltre cento espositori. Tradizionalmente si teneva l’11 novembre, in tempi moderni si svolge la seconda domenica di novembre, durante l’ormai celebre “Estate di San Martino”.
Quest’anno cade appunto dall’11 al 13 novembre. È probabile che il famoso detto di “Fare San Martino” provenga proprio da qui. L’origine di questa espressione risale ad alcuni secoli or sono ed aveva un riscontro pratico sino a qualche decennio fa, quando una significativa parte della popolazione attiva della pianura padana era occupata nel settore agricolo in qualità di braccianti o mezzadri. Ogni anno la Fiera è ricca di eventi: oltre al grande mercato, ci sono gli stand gastronomici che distribuiscono i prodotti tipici del territorio, castagne, vin brûlé, ceci.
Tra le novità di quest’anno c’è l’AGRIVEGAR, un tratto-raduno di trattori e attrezzi agricoli con molti espositori. Tornano gli animali in piazza, con lo Junior Show bovino, con gare di conduzione su varie categorie. La piazza è sempre ricca di giochi, giostre, eventi, manifestazioni e serate a tema.
Da qualche anno la Fiera ha ripreso il suo antico splendore, con iniziative enogastronomiche legate alla tradizione: sabato e domenica infatti, ci saranno le serate gastronomiche della Proloco, con specifico menù autunnale a base di zucca, funghi, tortelli e polenta. Da qualche anno viene organizzata anche “la Mensa di San Martino”, un pranzo tradizionale, sobrio e aperto a tutti. Funziona come una vera e propria mensa, dove con il proprio vassoio ci si mette in fila e si prende quello che viene offerto dalle associazioni e dalle attività locali. Ogni persona poi lascia con molta libertà, un’offerta. Il ricavato è interamente devoluto in beneficenza, quest’anno all’Associazione Amici dell’Ospedale Oglio Po. Per il secondo anno di fila inoltre la Fiera del Libro del Territorio Oglio Po si svolgerà proprio a San Martino d/A, in Chiesa Castello.
“Ogni anno cerchiamo di dare nuovo vigore a questa Fiera – spiega il sindaco Alessio Renoldi – recuperando la tradizione che c’è stata e trasformandola in qualcosa di nuovo e di attrattivo per grandi e piccini. Non posso che ringraziare le associazioni di volontariato come AVIS e Proloco che ogni anno si mobilitano per rendere questa Fiera sempre più bella e coinvolgente, oltre che le altre associazioni che danno un contributo importante, come l’Oasi Margonare, le Giubbe Verdi, la Parrocchia e il Centro Sociale Incontro. Un grazie anche alle ditte che hanno donato prodotti alimentari. Una bella festa di comunità, per tornare alle vecchie abitudini pre-Covid e per valorizzare una delle piazze più belle d’Italia: il Vegro”.
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