Cronaca

Lombardia, passa all'unanimità il
no al reintegro no vax con i fragili

Matteo Piloni (PD): "Abbiamo chiesto alla giunta di dare disposizioni chiare, precisate in una delibera, ai Direttori generali di Ats e Asst, affinché  non reintegrino gli operatori sanitari no vax  nei reparti, ma li destinino a funzioni amministrative"

Approvata all’unanimità oggi, in aula consiliare, la mozione presentata dal gruppo regionale del Pd che impegna la giunta a  non reintegrare gli operatori  sanitari no vax nei reparti con pazienti fragili.

La mozione fa seguito alla decisione del  Governo di anticipare al primo novembre il termine ultimo per l’obbligo vaccinale per tutti gli operatori della sanità, prima previsto il 31 dicembre prossimo, decisione motivata dal ministro della Sanità Schillaci dalla necessità di sopperire alla mancanza di organico. Con il  nuovo decreto  in Lombardia saranno reintegrati 670 fra medici, infermieri e operatori sanitari. Se si contano anche le strutture private gli infermieri  diventano  1.044. Questo a fronte di una mancanza strutturale in Lombardia di 9.500 infermieri e 1.166 medici di base e pediatri di libera scelta.

“È evidente quindi che il reintegro non sarebbe risolutivo, come ha dichiarato anche Filippo Anelli, presidente della Federazione degli ordini dei medici, come è altrettanto evidente la necessità di tutelare i pazienti fragili, per i quali il Covid potrebbe essere ancora molto rischioso, come peraltro già chiesto dall’Anaoo Assomed, il sindacato maggiormente rappresentativo dei medici ospedalieri” commenta il consigliere dem Matteo Piloni.

“Per questo abbiamo chiesto alla giunta di dare disposizioni chiare, precisate in una delibera, ai Direttori generali di Ats e Asst, affinché  non reintegrino gli operatori sanitari no vax  nei reparti, ma li destinino a funzioni amministrative” conclude Piloni.

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