Santo Stefano, inaugurata la
mostra L'Isola che non c'è più
Francesco Meneghetti, Presidente GAL Terre del Po, ha sottolineato che “una delle missioni del GAL è la valorizzazione del nostro territorio rurale, così come il Po e le sue golene che per molto tempo sono state un po’ dimenticate"
Un’isola nel Po (Isola Moreni) tra Casalmaggiore e Colorno contesa tra due Stati nell’800 e poi diventata parte del territorio lombardo veneto tramite un’imponente operazione idraulica durata decenni, che modificò per sempre il corso del Grande Fiume: questa vicenda affascinante, fatta di carte, progetti, discussioni politiche e tecniche, sudore e fatica di operai, è ricostruita con cura certosina nella mostra “Il Po e l’isola che non c’è più. Ingegneri idraulici, traversanti e pennelli tra Sacca di Colorno e Casalmaggiore”, già allestita da AIPo presso la sua sede centrale di Parma la scorsa primavera e ora nuovamente riproposta a Casalmaggiore, fino all’8 gennaio, sempre a ingresso libero. In un ambiente antico e suggestivo della parrocchia di Santo Stefano, già di per sé meritevole di visita, una serie di grandi pannelli con riproduzioni di antiche mappe ed immagini, ricostruzioni plastiche del fiume, un video e copie fotostatiche di documenti storici, consentono al visitatore di compiere un piccolo viaggio in un passato che parla ancora adesso.
La mostra è realizzata grazie all’intesa tra AIPo, GAL Terre del Po, Comune di Casalmaggiore, associazione Inventio e parrocchia di Santo Stefano.
Alla presenza delle Autorità e con un’ ampia partecipazione di cittadini si è tenuta l’inaugurazione ufficiale, alla quale sono intervenuti il Sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, Il direttore di AIPO, Meuccio Berselli, il Presidente e il Direttore del GAL Terre del Po, Francesco Meneghetti e Fabio Araldi, Stefano Asinari dell’Associazione Inventio e don Arrigo Duranti della parrocchia di Santo Stefano, che ospita l’esposizione.
“Siamo molto felici – ha affermato il Direttore di AIPo, Meuccio Berselli – che questa mostra prosegua a Casalmaggiore, grazie alla disponibilità e collaborazione del GAL Terre del Po, Comune, Associazione Inventio e parrocchia di Santo Stefano. Questa iniziativa dimostra l’importanza dei territori fluviali, che dobbiamo rispettare e valorizzare perché la ricchezza culturale, artistica ed enogastronomica di questa area del nostro Paese è enorme. Inoltre, raccontare il Po significa anche mettere al centro il tema dell’acqua: l’emergenza siccità dimostra che l’acqua è un bene essenziale sempre più da conservare e utilizzare con grande attenzione”. Accennando poi alle attività di AIPo, Berselli ha ricordato che “l’Agenzia, ente strumentale delle quattro Regioni del Po, ha nuovi obiettivi e responsabilità: da un lato garantire difese idrauliche sempre più performanti, dall’altro sviluppare il turismo fluviale tramite la ciclovia VENTO, attuare il progetto di rinaturazione del fiume Po previsto dal PNRR, promuovere la navigazione commerciale e turistica, essere partner attivo dei progetti dell’area MAB Unesco”.
Il Comune, ha detto il Sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni “ha collaborato con entusiasmo all’organizzazione della mostra, che arricchisce ulteriormente un’offerta culturale già molto ampia”. Nel ringraziare AIPo, GAL, Inventio e parrocchia, il Sindaco si è soffermato sull’importanza di ripercorrere, attraverso la mostra, una fase decisiva della storia di Casalmaggiore, visto che la deviazione del corso principale del Po attuata nell’’800 è poi rimasta fino ad ora e che “gli argini realizzati per difendere la popolazione dalle piene sono anche una modalità di grande importanza per muoversi lungo il Po e ammirarne la bellezza.”
Francesco Meneghetti, Presidente GAL Terre del Po, ha sottolineato che “una delle missioni del GAL è la valorizzazione del nostro territorio rurale, così come il Po e le sue golene che per molto tempo sono state un po’ dimenticate. Oggi c’è un certo ritorno di attenzione ma bisogna impegnarsi per far riscoprire ai cittadini e ai giovani la bellezza di queste aree naturali. Per queste ragioni, la mostra sarà visitata anche dalle scuole e nel periodo di esposizione saranno proposti eventi di riflessione e approfondimento sul territorio e il suo ambiente.”
LA MOSTRA: CARATTERISTICHE E NOTE TECNICHE – La mostra presenta fedeli riproduzioni di preziosi documenti e mappe conservati negli archivi storici e nel patrimonio cartografico di AIPo ed è incentrata sulla trasformazione fisica e politica dei territori del Po nel tratto fra Sacca di Colorno e Casalmaggiore a partire dalla fine del ‘700.
Si tratta di un’occasione di conoscenza del come si sia intervenuti sul corso del fiume determinandone sostanziali cambiamenti, di come il fiume costituisse nel tempo elemento di contesa fra stati e nello specifico come un’isola, l’isola Moreni, posta di fronte a Martignana di Po, attribuita al Ducato di Parma sia stata poi, a seguito di complessi interventi di ingegneria idraulica, riconosciuta come territorio (e non più isola) appartenente al Regno Lombardo Veneto.
La mostra permette di conoscere chi furono gli artefici di tale intervento, principalmente l’ingegnere bergamasco (proveniente da Romano di Lombardia) Giovanni Antonio Tadini (il cui ritratto, su commissione del Comune di Bergamo, fu eseguito dal pittore casalasco Giuseppe Diotti) ma anche la figura del casalasco ingegner Ignazio Porcelli, quale dibattito tecnico e scientifico ebbe a svilupparsi a quel tempo, l’illustrazione cartografica delle modificazioni subite dal fiume, le modalità per proteggere gli argini dall’erosione del fiume stesso, il coinvolgimento delle realtà locali, gli effetti sociali… Una somma di conoscenze di grande rilevanza anche storica, nonostante l’area interessata ed oggetto di studio rappresenti solo una minima parte del corso del Po.
Attraverso l’Associazione culturale “Inventio” di Casalmaggiore ed altre realtà locali di volta in volta coinvolte, si prevede, per la durata dell’apertura della mostra e prendendo spunto da essa, di sviluppare iniziative quali dibattiti fra esperti, approfondimenti tecnico/scientifici e storici, mostre fotografiche, visite guidate di scolaresche.
La mostra, a ingresso gratuito, è allestita presso il palazzo abbaziale di Santo Stefano a Casalmaggiore e sarà aperta al pubblico il 5 e 6 novembre dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 16 alle 19 e, con lo stesso orario, tutti i sabati e le domeniche sino all’8 gennaio 2023. Parcheggio con ingresso da Via Guerrazzi.
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