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Teatro Comunale, martedì i due
gemelli veneziani di Goldoni

Lo spazio scenico, curato da Nicolas Bovey, parte dalla casa e si sfalda in un labirinto di vicoli e prospettive misteriose. La strada è molto presente nel testo, a volte pericolosa come quella appena fuori Verona

Foto: Serena Pea

Un classico del teatro goldoniano come “I due gemelli veneziani” arriva martedì 8 novembre (ore 21) al Teatro Comunale di Casalmaggiore, per la regia di Valter Malosti, che ne firma anche l’adattamento insieme ad Angela Demattè, primo appuntamento della Stagione 2022-2023, diretta da Giuseppe Romanetti, realizzata dal Comune di Casalmaggiore, con il sostegno della Regione Lombardia.

Il testo è un affascinante viaggio nella grazia eversiva propria degli attori che, tra la fine del ‘500 e la fine del ‘700, dominarono le scene teatrali europee, e nel mondo doppio, barocco, sensuale in cui si muovono misteriose e concrete incarnazioni di pulsioni ma è anche una gran macchina di divertimento con un intreccio trascinante fatto di duelli, amori e disamori, fughe, prigioni, ritrovamenti, in cui svetta la magnifica invenzione dei gemelli identici ma totalmente opposti di carattere, uno sciocco e l’altro scaltro. Nella rilettura di Valter Malosti è anche una farsa nera, eversiva, inquietante, sulla famiglia, l’identità, l’amore (anche brutale, violentemente erotico, incestuoso) e la morte che svelerà inedite prospettive e finestre sulla contemporaneità, avvalendosi di un nutrito gruppo di attori: Marco Foschi, Danilo Nigrelli, Marco Manchisi, Irene Petris, Alessandro Bressanello, Anna Gamba, Valerio Mazzucato, Camilla Nigro, Vittorio Camarota, Andrea Bellacicco, una produzione di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, TPE – Teatro Piemonte Europa, Teatro Stabile del Veneto, Teatro Metastasio di Prato.

Il regista ha compiuto con Angela Demattè un affascinante viaggio nel laboratorio linguistico goldoniano utilizzando soprattutto il corpo dei suoi lavori per musica e gli Intermezzi in modo da regalare ai personaggi un italiano (ed anche un veneziano) più sporco, meno edulcorato, più ruvido e birichino.

«Uno dei nodi centrali della mia ricerca – scrive il regista – è sicuramente il corpo a corpo con la nostra lingua, anzi meglio le nostre lingue. Ho compiuto un lavoro a ritroso, partendo da quelli che per me sono gli autori fondamentali nella costruzione di una lingua italiana per la scena: Giovanni Testori, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda, Roberto Longhi. Ma ho incrociato anche Federico Fellini, Patrizia Valduga e Antonio Tarantino. Tre anni fa la prima sfida pirandelliana e ora il mio primo incontro con Carlo Goldoni. Questo incontro è stato l’occasione per conoscere in profondità Goldoni, studiando con grande curiosità i Mémoires soprattutto ravvivati dalla mediazione di Strehler che lo trasforma in alter ego (fratello – specchio). Sul grande veneziano nel corso dei secoli si sono depositate, come con Pirandello, verità assolute poco supportate da fonti precise o stereotipi legati più alle invenzioni sceniche di grandi o meno grandi registi, che ad uno studio reale dei suoi testi».

Lo spazio scenico, curato da Nicolas Bovey, parte dalla casa e si sfalda in un labirinto di vicoli e prospettive misteriose. La strada è molto presente nel testo, a volte pericolosa come quella appena fuori Verona dove si consuma il prologo dell’assassinio della madre dei gemelli e della ritrovata sorella, raccolta da una pozza di sangue e quasi schiacciata, ma cosi salvata, dal corpo della madre.

I due gemelli veneziani – di Carlo Goldoni – adattamento Angela Demattè, Valter Malosti – regia Valter Malosti – scene e luci Nicolas Bovey – costumi Gianluca Sbicca – progetto sonoro G.U.P. Alcaro – cura del movimento Marco Angelilli – assistente alla regia Jacopo Squizzato – con Marco Foschi (Zanetto/Tonino), Danilo Nigrelli (Pancrazio), Marco Manchisi (Arlecchino/Pulcinella), Irene Petris (Beatrice), Alessandro Bressanello (Il Dottor Balanzoni/Tiburzio), Anna Gamba (Rosaura), Valerio Mazzucato (Brighella/Bargello), Camilla Nigro (Colombina), Vittorio Camarota (Florindo), Andrea Bellacicco (Lelio/Facchino) – produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, TPE – Teatro Piemonte Europa, Teatro Stabile del Veneto, Teatro Metastasio di Prato – si ringrazia il maestro mascheraio Stefano Perrocco di Meduna per la maschera di Pulcinella indossata da Marco Manchisi – Durata 2 ore. – Biglietti – Platea e Palchi € 20,00 / Ridotti e Loggione € 15,00 / Biglietto cortesia € 10,00 – Informazioni e prenotazioni biglietti – Centro Servizi al Cittadino del Comune, Piazza Garibaldi 26, tel. 0375 284496, csc@comune.casalmaggiore.cr.it – nei seguenti giorni e oraria: lun./merc./ven. ore 10.00-12.30, mart./giov./sab. ore 8.30-12.30. Acquisto biglietti tramite Internet: fino a 24 ore prima di ogni spettacolo viene messo a disposizione del pubblico un quantitativo di biglietti per l’acquisto sul sito www.vivaticket.it. – Teatro Comunale di Casalmaggiore – Via Cairoli 57 – Casalmaggiore Tel. 0375 200434 teatro@comune.casalmaggiore.cr.it – www.teatrocasalmaggiore.it – FB @TeatroComunaleCasalmaggiore – Ig @teatrocasalmaggiore

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