Cronaca

Radici a Rivarolo Mantovano, da
Mike e Karen Williams donazione

Le motivazioni della coppia statunitense fondano nel desiderio di mantenere vivo il rapporto con il paese d’origine, dal quale gli avi emigrarono cento anni or sono

Da Mike e Karen Williams una donazione per contribuire all’allestimento di un’esposizione permanente, dedicata alle api ed agli insetti impollinatori, negli storici ambienti di Porta Mantova.

Le motivazioni della coppia statunitense fondano nel desiderio di mantenere vivo il rapporto con il paese d’origine, dal quale gli avi emigrarono cento anni or sono.

“Il progetto di aprire Porta Mantova alla fruizione pubblica”, dichiara il sindaco Massimiliano Galli, “prende le mosse nel 2019 dal rapporto instaurato con l’Associazione apicoltori mantovani. Tra le iniziative condotte dall’amministrazione locale per dar seguito alla dichiarazione di COMUNE AMICO DELLE API, l’Associazione, nella figura dell’allora presidente Francesco Cecere, ha prospettato la possibilità di allestire una mostra permanente dedicata all’apicoltura che accogliesse oggetti d’epoca e mieli, donati dai soci. Due anni di pandemia hanno bloccato il progetto che è ripreso per essere attuato nel 2023. Strada facendo si è aggiunta la disponibilità dei coniugi Williams a effettuare una donazione per contribuire all’iniziativa”.

Dal canto suo Mike Williams, ha così motivato la donazione.

“Nel 1920, mia nonna, Elsa Magni, emigrò da Rivarolo Mantovano in America con la famiglia. Dal porto di Genova, sulla nave Pesaro, approdarono a Ellis Island il 27 maggio 1920.

Il viaggio era stato preparato dal mio bisnonno Isaia e dal fratello Ernesto che nei due anni precedenti avevano lavorato nelle miniere di carbone della Pennsylvania centrale, guadagnando abbastanza soldi per portare il resto della famiglia dall’altra parte dell’oceano.

Poiché mia nonna Elsa aveva solo quattro anni quando arrivò in America, il ricordo del luogo di origine era sfumato. Crescendo, sapevo solo che era italiana e veniva da Rivarolo Mantovano. Da adulto, sono stato spinto a saperne di più. Così, tra il 2014 e il 2022 ho compiuto ben 4 viaggi in Italia, recandomi ogni volta a Rivarolo, dove ho trovato un’accoglienza inaspettata da parte delle Istituzioni e dei Residenti.

Nel mio primo viaggio avevo con me solo pochi affetti personali che mia nonna aveva custodito in una scatola: il manifesto della nave, i certificati di nascita, quello di matrimonio, i passaporti originali, i documenti di naturalizzazione, le lettere e le cartoline.

Oggi, dall’altra parte dell’Oceano, celebriamo feste, anniversari e compleanni dei ritrovati membri rivarolesi della mia famiglia, ancora in vita.
Devo dire che la mia vita è cambiata, nell’amorevole conservazione della memoria dei miei bisnonni, Erminia Franchini e Isaia Magni, che cento anni fa hanno affrontato l’ignoto per dare un futuro ai propri figli”.

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