Covid, reintegrati i 91 medici
e infermieri no vax del territorio
Ora, con le nuove regole imposte dal Governo Meloni, i professionisti potranno tornare al lavoro, dopo che l’Ordine dei Medici della provincia di Cremona ha provveduto, in via immediata, a emendare le annotazioni a loro carico. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Sono stati reintegrati i 21 medici no vax del territorio cremonese che erano stati sospesi proprio a causa del loro rifiuto a vaccinarsi. Ora, con le nuove regole imposte dal Governo Meloni, i professionisti potranno tornare al lavoro, dopo che l’Ordine dei Medici della provincia di Cremona ha provveduto, in via immediata, a emendare le annotazioni a loro carico. Reintegro che, chiarisce il presidente Gianfranco Lima, non sarà incisivo nel sopperire la carenza endemica di sanitari sul territorio.
Dal canto suo, l’ordine degli infermieri di cremona è perplesso sul reintegro dei sanitari non vaccinati, 70 in tutto, come evidenzia il presidente, Enrico Marsella: ci sono timori di incidenza sui contagi ed è complicato pensare a una modalità organizzativa lontano dai pazienti più fragili.
Più lunghe saranno le procedure negli ospedali, che dovranno decidere cosa fare del personale, sanitario e non, che era dovuto restare a casa dal lavoro: 21 in tutto le persone che ritorneranno ad operare nel nosocomio. Che dovranno essere ricollocati. Da più parti, infatti, arrivano appelli affinché non vengano messi a lavorare a contatto con pazienti critici.
Complessivamente, a livello nazionale, sono 3.500 i medici non vaccinati. Di questi, coloro che non sono in età pensionabile – quindi operativi sotto i 68 anni d’età – sono 1.878.
Laura Bosio – Michela Cotelli