Cultura

Sorpresa vicino al Duomo: il Patrono
di Piadàna va in scena in fiera

I due artisti casalaschi lo hanno rappresentato il primo novembre nel tardo pomeriggio presso l’incrocio tra via Formis, Via favagrossa e via Vittorio Veneto, all’ombra del Duomo, una versione del loro lavoro adattata a teatro di strada perfetta per il momento di fiera.

Dopo averlo rappresentato con successo al teatro all’antica di Sabbioneta, al Teatro Sociale di Villastrada e in duo a Vicobellignano in piazza E. Fermi, anche a Casalmaggiore si è potuto gustare Il Patrono di Piadàna, concerto spettacolo di Michele Veneziano e Stefano Donzelli. I due artisti casalaschi lo hanno rappresentato il primo novembre nel tardo pomeriggio presso l’incrocio tra via Formis, Via favagrossa e via Vittorio Veneto, all’ombra del Duomo, una versione del loro lavoro adattata a teatro di strada perfetta per il momento di fiera. Lo spettacolo, infatti, si é svolto per via, nel cuore del passeggio, percorso dai tanti visitatori, durante la fiera.

La performance, e che performance, composta da quadri narranti in prosa e in musica, di un livello artistico eccellente è stata ammirata dai passanti che incuriositi hanno fatto uno stop davanti ai due istrionici “cabotins”. Un musicista compositore che pur ricordando Gaber, Faber, Iannacci sfodera una personalità tutta sua che trascina nella storia, commuove e cattura, esibendo pezzi suoi che molto si avvicinano ai capolavori dei migliori cantautori. E che dire dell’attore? Poliedrico, affascinante, performante, ora comico, ora sarcastico ora vicino al teatro dell’assurdo, capace di cambiare tono e piano scenico all’improvviso, dialogando col pubblico, col musicista e con sé stesso con maestria e talento. Gli spettatori non hanno trovato sedie, nessuna platea ma, normalmente a passeggio, hanno potuto fermarsi e conoscere un personaggio raccontato da Michele e Stefano, fare un giro e tornare a sentirne un altro. Un altro modo di presentarsi al pubblico, efficace e coinvolgente, degno degli artisti quali sono.

Grazie agli sponsor Mad One e Castello Car Service e all’azienda agricola Cavalli, che hanno contribuito a rendere possibile l’esibizione, chi, facendo due passi tra gli espositori, ha trovato la sorpresa: canzoni e racconti che parlano con ironia della solitudine e di un paese rurale come il nostro messi in scena da due nostri notevoli talenti. Sono giovani capaci d’arte, giovani capaci di comunicare, giovani che sanno farsi sentire molto più di quanto noi grandi sappiamo ascoltare.

Giovanna Anversa

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