Aveva deciso di donare i suoi organi in caso di decesso, già da diversi anni, perché questa pratica le era stata illustrata per tempo e perché di professione ha sempre fatto l’infermiera all’ospedale Oglio Po. Una pratica però, non così in voga proprio a Oglio Po, a causa spesso della carenza di personale, che è invece necessario quando si tratta di svolgere una missione così delicata, dalla constatazione della morte cerebrale al successivo espianto.
A Vicomoscano questa possibilità non c’è e serve il trasferimento al Maggiore di Cremona. Nei giorni scorsi, dopo almeno dieci anni senza che la pratica venisse eseguita, è stato possibile procedere, nonostante la situazione di carenza di personale che conosciamo tra Cremona e Oglio Po, rispettando così fino in fondo le volontà dell’ex infermiera, come racconta il dottor Angelo Fornaro.
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