The Tree Path, l'opera rivoluzionaria del
Gal Terre del Po presentata a Milano
Il progetto peraltro sarà presentato anche al nuovo Ministro del Turismo Daniela Santanché, durante un convegno nei prossimi giorni in Toscana, al quale parteciperà anche il Ministro uscente Massimo Garavaglia. GUARDA LA FOTOGALLERY E IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Lo studio internazionale di design e innovazione CRA-Carlo Ratti Associati, Office for Living Architecture (OLA) e il GAL Terre del Po presentano The Tree Path. Si tratta di un concept, ad alto contenuto tecnologico, per un percorso multimodale, utilizzabile anche come pista ciclabile, a tratti sopraelevato, che utilizza gli alberi come elementi costitutivi della struttura, allo stesso tempo sottolineando il rapporto con il paesaggio circostante.
Immerso nella campagna del nord d’Italia che conduce da Casalmaggiore fino a Sabbioneta, questo spazio per pedoni, biciclette e mezzi di mobilità dolce apre un percorso nella natura e tra le cime degli alberi. Il progetto si sviluppa su tre livelli diversi e in alcuni punti raggiunge i sei metri d’altezza, evitando così traffico e piccoli corsi d’acqua elevando il punto di vista sulla natura della pianura padana.
The Tree Path, inoltre, grazie alla collaborazione con Mindicity, società del gruppo TIM, integra sensori lungo tutto il tragitto per l’analisi di diversi fattori ambientali e il supporto alla mobilità connessa secondo i più moderni principi delle Smart City e Smart Road.
Il concetto iniziale prevede di piantare circa 1.000 alberi, che crescerebbero fino ad andare a costituire l’architettura stessa. Gli alberi diventano quindi elementi strutturali, secondo la tecnica “Baubotanik”, di cui OLA (Office for Living Architecture) è esperto mondiale e consulente per questo progetto. Che peraltro sarà presentato anche al nuovo Ministro del Turismo Daniela Santanché, durante un convegno nei prossimi giorni in Toscana, al quale parteciperà anche il Ministro uscente Massimo Garavaglia.
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Il percorso che ne risulta corre in mezzo alle cime degli alberi ed è appoggiato su due file parallele di piante che fungono da pilastri naturali. Grazie all’integrazione della sensoristica avanzata si andrà a costituire il primo esempio di “Internet of Trees”. Attraverso il sistema di intelligenza artificiale fornito dalla piattaforma Mindicity sarà possibile misurare lo stato dell’aria e del benessere delle piante e supportare la mobilità sul percorso che, con il supporto della realtà aumentata, permette una esperienza immersiva nel territorio e nella cultura dei posti.
The Tree Path connetterà la pista ciclabile VENTO con Sabbioneta, passando per il vicino comune di Casalmaggiore. VENTO è la pista ciclabile lunga 700 chilometri che costeggia il fiume Po attraverso tutto il nord Italia, da Venezia a Torino. Il centro storico di Sabbioneta (Mn) è stato iscritto nel 2008 nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO per la sua applicazione pratica delle teorie urbanistiche rinascimentali.
“Si tratta di un progetto a suo modo rivoluzionario, unico nel suo genere, che dimostra come anche un territorio di provincia possa accrescere la propria attrattività e rendersi destinazione turistica primaria. Un progetto che coniuga le tecnologie più avanzate con madre natura che si fa parte integrante dell’infrastruttura stessa. Dove gli alberi collaborano con l’uomo a disegnare un nuovo futuro di infrastrutture di mobilità eco sostenibili.” conferma Francesco Meneghetti, presidente di GAL Terre del Po.
Carlo Ratti Associati con sede a Torino e filiali a Boston e Londra, è fondata e diretta da Carlo Ratti, architetto, urbanista, teorico dell’architettura e accademico italiano. Ratti insegna presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston, USA, dove dirige il MIT Senseable City Lab. La rivista Esquire lo ha inserito tra i “Best & Brightest”, Forbes tra i “Names You Need to Know” e Wired nella lista delle “50 persone che cambieranno il mondo”. Fast Company lo ha nominato tra i “50 designer più influenti in America” e Thames & Hudson tra i “60 innovators shaping our creative future”.
Protagonista del dibattito internazionale sull’influenza delle nuove tecnologie in campo urbano, Carlo Ratti è autore di più di 500 pubblicazioni, tra cui il saggio La città di domani (Einaudi, 2017, scritto con Matthew Claudel), e proprietario di numerosi brevetti tecnici. Suoi articoli o interviste sono comparsi sulle più importanti testate giornalistiche, tra cui New York Times, Washington Post, Wall Street Journal, Financial Times, Scientific American, BBC, Project Syndicate, Corriere della Sera, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, La Stampa, Domus. Suoi lavori sono stati esposti da istituzioni culturali tra cui la Biennale di Venezia, il Design Museum di Barcellona, il Science Museum di Londra, il Museum of Modern Art di New York e il Maxxi di Roma. Durante Expo Milano 2015 ha curato il padiglione Future Food District. È stato co-curatore della sezione “Eyes of the City” della Biennale di Architettura e Urbanistica UABB di Shenzhen.
Tra i progetti più recenti vi sono: il quartier generale di Trussardi nel centro di Milano; il progetto the Cloud per le Olimpiadi di Londra del 2012, il Digital Water Pavilion per l’Expo 2008 di Saragoza (Spagna), nominato tra le “Best Inventions of the year 2007” dal magazine TIME, il Future Food District per Expo 2015, il Padiglione Italia per Expo Dubai 2020 e il progetto del Parco della Scienza, del Sapere e dell’Innovazione in Area Expo Milano 2015. Membro dell’Italian Design Council, ricopre gli incarichi di copresidente del World Economic Forum Global Future Council su Città e urbanizzazione. Tra il 2015 e il 2018, Ratti è stato special advisor presso la Commissione Europea su digitale e smart cities.
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