Il significativo murales dei giovani
conquista i cuori di Castel Goffredo
Soddisfazione per l’inaugurazione dell’opera dal titolo “Sui nostri passi” scaturita dal laboratorio di street art che ha coinvolto adolescenti, ente comunale, cooperativa sociale Arché e collettivo artistico “La Magnolia”
Applausi, emozioni e soddisfazioni si sono intrecciati ai colori del murales dei giovani inaugurato a Castel Goffredo insieme ai protagonisti che hanno dato vita a questo risultato. Il murale è frutto di un laboratorio gratuito di street art che ha coinvolto 8 adolescenti tra i 14 e i 17 anni che hanno creato un vero e proprio racconto a cielo aperto che affronta temi cardine come quello della solitudine inasprita dalla pandemia, del confronto, della speranza e della ricerca di condivisione.
Presenti all’inaugurazione le istituzioni del Comune di Castel Goffredo: il sindaco Achille Prignaca, l’assessora alle politiche sociali e giovanili e pari opportunità Tiziana Rodella, l’assistente sociale Ilaria Franzoni e la responsabile dei servizi alla persona Laura Vaccari. Insieme a loro gli educatori della cooperativa sociale Archè Francesco Tomi e Jessica Vanni con la presidente Mariangela Lombardi e Luis Felipe Garay, coordinatore del collettivo artistico La Magnolia e gli altri artisti del gruppo.
Unanime la soddisfazione e la stima da parte di istituzioni e cittadini. Presente anche Bruno Turini, proprietario dell’azienda Arti Grafiche Turini, il quale ha concesso gratuitamente il muro e che i referenti del progetto hanno ringraziato per la disponibilità. Il sindaco Achille Prignaca ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa invitando i ragazzi a mettere per iscritto la spiegazione fatta a voce riguardo alla loro opera.
“Tutti i ragazzi del laboratorio hanno partecipato all’inaugurazione dimostrando nel loro intervento una disinvoltura e una consapevolezza davvero fantastici – commenta con entusiasmo Mariangela Lombardi di Arché – Il murales racconta infatti un percorso sofferto e insieme di emancipazione che parte da un cervello aggrovigliato proseguendo lungo un sentiero osservato da occhi che giudicano per arrivare a una porta e a una mano tesa, simbolo di speranza e di salvezza e, come sottolineato dai ragazzi, rappresentati dall’amicizia o dalla famiglia. Con questa esperienza hanno potuto conoscersi e confrontarsi tra di loro oltre a scoprire capacità che non credevano di avere. Un ragazzo era convinto di non saper disegnare e invece è riuscito insieme agli altri a rappresentare in maniera incisiva proprio il tema del giudizio altrui simboleggiato dalla raffigurazione degli occhi”.
Molto soddisfatto anche Luis Felipe Garay che sottolinea l’emozione del momento: “Oggi abbiamo impresso il titolo dell’opera che è “Sui nostri passi”: è stato scelto proprio dai ragazzi dopo aver realizzato un intenso dibattito tra loro. Abbiamo terminato qualche dettaglio e aggiunto la firma di tutti perché si tratta di un’opera collettiva che racconta una storia condivisa”.
“Abbiamo ammirato il lavoro minuzioso testimoniato dalle sfumature, dai colori e dai temi del murales: siamo tutti entusiasti dell’impegno dei ragazzi – afferma Tiziana Rodella – Noi adulti abbiamo imparato qualcosa grazie allo sguardo analitico che hanno sulla realtà e impresso nel murales”.
Il percorso è stato sviluppato nell’ambito delle politiche giovanili del Comune in sinergia con la cooperativa sociale onlus Arché e il collettivo artistico “La Magnolia” di Cremona che hanno gestito il laboratorio. Il tutto fa parte del progetto “Non uno di meno” finanziato dall’impresa sociale “Con i bambini” e che vede come ente capofila la fondazione Comunità Mantovana.
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