Fontana, messe feriali in una
saletta contro il caro bollette

La necessità di prevedere gli aumenti tariffari di luce e gas e possibilmente di contenerli sta coinvolgendo tante parrocchie del territorio. A macchia d’olio da una chiesa all’altra si diffonde la necessità di evitare sprechi e abusi adottando le relative contromisure. Ha cominciato per primo don Luigi Pisani la settimana scorsa, pubblicando sul bollettino della domenica l’avviso per mettere all’erta i concittadini di Bozzolo sull’eventualità di limitare certe funzioni religiose, giungendo addirittura all’ipotesi di chiudere la Chiesa della Ss. Trinità, concentrandosi sulla Cappella delle ex Suore e limitando  l’utilizzo di San Pietro solamente la domenica e altre festività.

Gli ha fatto eco in un certo senso don Antonio Censori di Viadana, dicendo che molte messe nel corso degli anni erano sostanzialmente già state soppresse e aggiungendo che la situazione legata al caro bollette sarebbe stata affrontata di volta in volta con l’evolversi  della situazione (probabilmente anche meteorologica).

Domenica alla fine della Ss. Messa celebrata alle 10.30 nel gremitissimo Santuario della Madonna della Fontana il Rettore padre Francesco Serra ha avvertito i fedeli che le funzioni quotidiane a partire dalla settimana entrante verranno officiate in una saletta  di fianco al bar del Santuario. Evidentente anche in questo caso il bisogno di limitare le spese relative ad una eventuale accensione dei termosifoni. Dopo le restrizioni dello scorso anno quando le frequentazioni religiose erano fortemente condizionate dalle norme anticontagio pandemico, adesso arriva il rischio di vedere diminuita la presenza di fedeli preoccupati di trovare le chiese al freddo. Anche se la speranza è quella che non sia così perché la fede  posse dare la forza di compiere qualche sacrificio e superare disagi sopportabili.

Ros Pis