Ambiente, a Bellaguarda
tappa per il no al nucleare
Gardini ha anche evidenziato come l’impegno ambientalista antinucleare abbia creato una coscienza che ha poi portato diversi cittadini ad impegnarsi per la tutela della salute e dell’ambiente rispetto a problematiche altrettanto allarmanti e significative presenti sul territorio Viadanese evidenziando problemi di distacco tra i rappresentanti politici amministrativi e la base.
Tappa anche a Viadana, Bellaguarda nel pomeriggio di domenica 16 ottobre, della staffetta per l’ambiente di Rete Ambiente Lombardia, partita venerdì da Brescia in bici. Scopo del tour ambientalista pacifista di un gruppo di ciclisti Bresciani è stato quello di mettere in risalto e fare riflettere i centri attraversati, sulle varie emergenze ambientali del territorio Lombardo.
Dopo avere coinvolto Casalmaggiore nella mattinata i ciclisti sono arrivati al Centro Servizi di Bellaguarda per partecipare ad un incontro pubblico NUCLEARE, NO GRAZIE. Ad accoglierli rappresentanti delle associazioni locali Noi, Ambiente, Salute – ODV, Persona Ambiente del Casalasco, la Tavola della Pace Oglio Po, le Comunità Laudato Si’ Di Cremona e Oglio Po, Rete Ambiente Lombardia e Stati Generali Clima Ambiente Salute oltre a numerosi militanti della passata lotta antinucleare del territorio.
Purtroppo doveva tenere la conferenza Mario Agostinelli presidente dell’Associazione Laudato Si’, ma poiché era indisposto sono intervenuti Cesare Vacchelli noto esponente di Persona – Ambiente che da anni si occupa di scelte alternative alle ipotizzate realizzazioni di strutture autostradali ad elevato impatto nel nostro territorio, il quale ha espresso questi due concetti: il rischio di un ritorno al nucleare nel nostro paese è concreto perché volutamente legato ad una serie di emergenze (climatica, energetica e bellica), e perché è parte integrante del programma di governo della coalizione di centro-destra.
In Italia non abbiamo bisogno di nuova energia, lo dicono i dati pubblicati sul sito di Terna, che dimostrano come il nostro paese sia tecnicamente autosufficiente dal punto di vista energetico in quanto le nostre fonti di produzione sono in grado di sviluppare una potenza totale che è il doppio rispetto a quella massima richiesta dalla rete. Solo per motivi di convenienza importiamo di notte una quota di energia dall’estero, quando l’elettricità prodotta dalle centrali nucleari costa molto meno.
Poi è intervenuto Luigi Gardini di Noi Ambiente Salute ricordando il percorso di crescita sociale e culturale vissuto negli anni 70 e 80 nel Viadanese, trasversalmente, che ha coinvolto varie fasce di popolazione, per contrastare in modo efficace e motivato scientificamente l’ipotizzata centrale nucleare sul Po sottolineando i significativi risultati dei due referendum preceduti dai disastri di Cernobyl e Fukushima dando un responso chiaramente negativo e definitivo contro la tecnologia nucleare che, nonostante la ricerca, tutt’oggi non ha ancora fatto passi avanti per essere accettata.
Gardini ha anche evidenziato come l’impegno ambientalista antinucleare abbia creato una coscienza che ha poi portato diversi cittadini ad impegnarsi per la tutela della salute e dell’ambiente rispetto a problematiche altrettanto allarmanti e significative presenti sul territorio Viadanese evidenziando problemi di distacco tra i rappresentanti politici amministrativi e la base.
Marco Pezzoni, portavoce degli Stati Generali del Cremonese ha fatto una riflessione soprattutto politica e di analisi socio-economica mettendo in guardia gli ascoltatori sulla difficoltà di un confronto e di una intesa sostenibile tra le pretese dei grossi centri di potere e la tutela dei diritti ed esigenze della popolazione, ma anche la difficoltà di coinvolgimento delle giovani generazioni, certe decisioni vengono sempre più adottate scavalcando le vere necessità e la volontà dei semplici cittadini.
Non è più replicabile una mobilitazione come è avvenuto in passato, ma occorrono altre modalità da sperimentare per far valere i propri diritti. Importante coinvolgere le varie realtà associazionistiche del territorio facendo sempre più rete, l’esempio e la presenza dei ciclisti di Rete Ambiente Lombardia sono la strada da percorrere, ma anche insistere su scelte veramente sostenibili e realmente rinnovabili come l’energia da fotovoltaico. Gli interventi del pubblico sono stati soprattutto rivolti ad esprimere gratitudine per i ciclisti che hanno percorso centinaia di chilometri per portare la loro testimonianza anche nel Viadanese, ma è emersa anche anche una riaccesa e mai sopita volontà di contrastare la scelta nucleare in tutti i modi per l’insostenibilità della progettazione che ha gravissimi risvolti sia in campo civile che militare, dimostrato anche dal conflitto in corso.
Ha fatto poi seguito la proiezione del breve documentario “ Al passo del Chiese” un video molto suggestivo esempio di meraviglie naturalistiche, ma anche di passione e dedizione per la tutela ambientale. La giornata si è conclusa con una cena solidale che ha dato occasione per approfondire ulteriormente il confronto fra le parti e per la programmazione di ulteriori iniziative sulla questione affrontata.
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