Cronaca

Day Hospital al via tra un mese
E arriva l'Hospice a Oglio Po

“Siamo in trattativa avanzata con Regione Lombardia - ha detto Canino - per ricavare dieci nuovi posti letto che costituiranno un reparto Hospice, di fatto le cure palliative che accompagnano al fine vita i malati terminali, posizionati proprio sopra il nuovo Day Hospital". GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Nella serata che ha presentato i lavori al Day Hospital Oncologico Oglio Po, è stato Rosario Canino, direttore sanitario di ASST ospite del Rotary Casalmaggiore Oglio Po, che ha promosso il progetto “Il cielo in una stanza”, a illustrare la più importante novità per il nosocomio casalese.

“Siamo in trattativa avanzata con Regione Lombardia – ha detto Canino – per ricavare dieci nuovi posti letto che costituiranno un reparto Hospice, di fatto le cure palliative che accompagnano al fine vita i malati terminali, posizionati proprio sopra il nuovo Day Hospital, per poter godere della vista del giardino interno e di quello esterno, aiutando così psicologicamente i pazienti”.

Come Francesco Ferron, presidente attuale del Rotary, ha spiegato alla conviviale, tutto era partito per caso: i due architetti Daniel Damia e Paola Tagliavini, entrambi rotariani, erano stati chiamati per ristrutturare l’archivio e da lì è nata un’idea. Partire con una raccolta fondi, inizialmente cominciata dalla vendita di Grana Padano, che piano piano ha coinvolto le aziende, con l’aiuto dell’associazione Amici dell’Ospedale Oglio Po, dando vita a un nuovo Day Hospital strutturato come i Maggie’s Cancer Center inglesi, che ricostruiscono ambiente famigliare e di casa, con luci più calde e poltrone al posto delle sedie per la chemioterapia, oltre ad una vista su uno splendido giardino.

Lo spostamento della “Cappa”, la stanza dove si preparano i medicinali, a Cremona, ha offerto maggiore spazio di manovra, creando un ambiente più spazio nella ex reception, peraltro ora collegata alla stanza che ospiterà i referenti dell’associazione Medea. E adesso si vede il traguardo, dato che ormai manca un mese “dopo qualche problemi di reperimento del materiale elettrico” ha spiegato Paola Tagliavini. Ora comunque tutto il materiale, compreso il mobilio, è giunto a destinazione.

Non mancherà, in questo spazio, la disponibilità di corsi di arti manuali o di vario genere, ai quali potranno prendere parte sia i pazienti oncologici, sia i loro famigliari, per aiutarli a passare il tempo e stare su di morale, dato che una buona risposta psicologica è spesso una delle prime armi per vincere la malattia”. In totale ci saranno otto poltrone per la chemio (anziché le “fredde” sedie da ospedale), oltre a cinque posti letto.

La serata rotariana, alla presenza anche di Matteo Brighenti dell’Oncologia di Cremona, è poi proseguita, con i giornalisti del territorio, cercando di analizzare il rapporto tra il club e i media, nell’ottica di una critica sempre costruttiva anche nella comunicazione. Di questa seconda parte parleremo in un articolo a parte.

Giovanni Gardani

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...