Cronaca

Canneto: Plantaregina e Coldiretti
MN parlano del verde del futuro

Un comparto che è al centro dell’attenzione del sindaco di Canneto sull’Oglio, Nicolò Ficicchia, che ne ha ricordato il ruolo di promotore del territorio e dell’economia, facendo leva sulle nuove sfide

Bene pubblico, essenziale per la vita sul pianeta e fondamentale per il benessere delle persone, il verde è stato al centro del dibattito nella due giorni organizzata dal distretto Plantaregina di Canneto sull’Oglio, il secondo polo produttivo a livello nazionale – ricorda Coldiretti Mantova – con una produzione lorda vendibile superiore ai 30 milioni di euro, oltre 1.500 occupati e una quota di export superiore al 50% del fatturato.

Un comparto che è al centro dell’attenzione del sindaco di Canneto sull’Oglio, Nicolò Ficicchia, che ne ha ricordato il ruolo di promotore del territorio e dell’economia, facendo leva sulle nuove sfide, legate alla sostenibilità economica, ambientale e sociale e alla possibilità di fare rete. Una sfida condivisa sia dal presidente del distretto Plantaregina, Paolo Arienti, che ha rimarcato “il ruolo green del vivaismo a l’attenzione dei produttori in merito alla riduzione dell’uso di acqua, di fertilizzanti e diserbanti, al minore utilizzo di carburante e alla riduzione conseguente delle emissioni”.

Le opportunità di crescita non mancano. “Il Pnrr lo annovera all’interno dei propri progetti, mettendo a disposizione 300 milioni di euro e con l’obiettivo di piantare 6,6 milioni di piante”, ha specificato Erminia Comencini, direttore di Coldiretti Mantova, che ha evidenziato il ruolo del primo sindacato agricolo italiano nel difendere gli agricoltori e dedicare allo stesso tempo attenzione ai cittadini su un tema cruciale come quello del verde.

In questi mesi, dopo l’approvazione della Direttiva comunitaria 633/2019 e del Decreto legislativo 198/2021 a livello nazionale sulle pratiche sleali, Coldiretti è al lavoro all’interno della Consulta per il florovivaismo per definire gli elementi da adottare nella futura contrattualistica, che dovrebbe permettere, ha reso noto Lorenzo Bazzana, responsabile Ufficio Florovivaismo di Coldiretti nazionale, “una maggiore tutela ai produttori soprattutto per quanto riguarda i tempi di pagamento, riducendo i rischi che gli agricoltori siano esposti come parte contrattuale debole nei confronti di altri soggetti della catena di approvvigionamento”.

In effetti, i fiori possono essere annoverati fra i prodotti deperibili e, come tali, rientrano nell’ambito della normativa che tutela i produttori e impone pagamenti nell’arco di 30 giorni, mentre le piante, considerate prodotto agricolo non deperibile, rientrano nella modalità di pagamento entro i 60 giorni. In entrambi i casi il conferimento prevede formule contrattuali scritte.

Coldiretti, insieme ad Assofloro e alla Consulta per il vivaismo, inoltre, “collaborerà con Ismea per la definizione dei costi di produzione per le diverse specie vegetali, il cui impatto è inevitabilmente diverso in base al tipo di coltivazione, ma anche alle latitudini in cui è prodotta”, ha sottolineato Nada Forbici, presidente di Assofloro.

Le opportunità di coltivazione delle piante spaziano anche attraverso differenti formule contrattualistiche, che comprendono anche la formula della soccida vegetale, “nata a partire dal 2018 e che regola un istituto prima non previsto dalla legge, ma che apre a nuove opportunità di collaborazione”. E proprio dal presidente della Provincia, Carlo Bottani, è arrivato l’invito a “collaborare insieme, cogliendo l’occasione di rafforzare il rapporto fra agricoltura e Pubblica Amministrazione per un’alleanza in grado di generare benessere verso i cittadini, gli animali, grazie anche al ruolo del verde”.

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