Cronaca

Uomo, natura, Il verde del futuro:
mattina di confronto ieri a Canneto

Durante la mattinata è stato presentato il progetto “Libro bianco del verde”, promosso da Confagricoltura e Assoverde, che ha portato all’avvio di un percorso di confronto e di collaborazione con i principali operatori del settore del verde, pubblici e privati, per la stesura di un vero e proprio “libro bianco”, come sfida e occasione per un nuovo modo di curare e gestire il verde

Il vice presidente nazionale di Confagricoltura Matteo Lasagna ieri a Canneto

Una mattinata di confronto, di scambio di idee e di nuove proposte, utili per tutto il settore. Questo lo spirito che ha animato la prima giornata de “Il verde del futuro”, l’appuntamento organizzato dal Distretto PlantaRegina e andato in scena al teatro comunale di Canneto sull’Oglio.

Come tante altre organizzazioni di categoria, anche Confagricoltura Mantova ha voluto portare il proprio contributo, con il vicepresidente nazionale Matteo Lasagna ospite d’onore. A lui il compito di chiudere i lavori del mattino, facendo il bilancio del momento del settore: «Il mondo del florovivaismo – ha detto – sicuramente ha attraversato momenti non facili negli ultimi anni, così come la quasi totalità dei settori economici. Basti pensare ai rincari energetici degli ultimi mesi, insostenibili per chi possiede serre che hanno un costante bisogno di calore o di raffrescamento».

Importante anche l’accenno al progetto “Vivam”, di cui ha parlato la dottoressa Rita Baraldi del Cnr: «Il progetto – ha detto Lasagna – punta a studiare in maniera scientifica nuovi impianti verdi nelle città, capendo quali sono le specie più adatte al clima che sta cambiando. Questo aggancio alla scienza è fondamentale per Confagricoltura, e la dimostrazione è il nostro Food&Science Festival, da poco conclusosi a Mantova».

Durante la mattinata è stato presentato il progetto “Libro bianco del verde”, promosso da Confagricoltura e Assoverde, che ha portato all’avvio di un percorso di confronto e di collaborazione con i principali operatori del settore del verde, pubblici e privati, per la stesura di un vero e proprio “libro bianco”, come sfida e occasione per un nuovo modo di curare e gestire il verde.

«La pandemia – ha proseguito Lasagna – ci ha fatto capire quanto importante sia avere a disposizione un po’ di verde, anche solo un piccolo angolo di giardino. Da qui la necessità di cambiare i vecchi paradigmi relativi al verde urbano. Parchi, giardini e aree naturali sono risorse preziosissime in ogni città, dal piccolo paese alla grande metropoli».

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