Matteo Carrara, a Motta Baluffi in un
anno la bolletta cresciuta del 181%
"Nel frattempo nel nostro piccolo, più per segno che per effettivo risparmio, abbiamo spento l'INFOPOINT, perciò se lo vedrete spento nei prossimi giorni il motivo è questo". GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Sarà un autunno difficile. E ancor di più lo sarà l’inverno. E non solo per le famiglie, non solo per le imprese, ma anche per associazioni ed enti pubblici che si troveranno a dover gestire i costi esorbitanti legati all’aumento di luce e gas per riscaldamento e gasolio per autotrasporto. E servirà certamente molto di più di quanto fatto dal governo sino ad ora e che basterà probabilmente per poco. Stavamo per pensare ad una seconda puntata (dopo le dichiarazioni di Luca Zanichelli, Giuseppe Torchio, Marco Pasquali e Alessandro Gozzi, sindaci rispettivamente di Rivarolo del Re, Bozzolo, Sabbioneta e Martignana Po) quando il sindaco di Motta Baluffi, Matteo Carrara, ha pensato di descivere con assoluto realismo e supportato dai numeri, la situazione di un comune come il suo. La seconda parte dell’analisi sarà dunque quella elaborata dal primo cittadino di Motta, che i numeri – lavorando in banca – li conosce bene. E i numeri sono assolutamente chiari: illuminazione pubblica nel mese di luglio, dai 1858.80 euro del 2021 si è passati a una bolletta del luglio 2022 di 5223.94 euro. +181%. E luglio ha ancora giornate lunghe e notti brevi. Lo Stato ha dato al comune un contributo di 7 mila euro: servirà a coprire il surplus di luglio e – stando così le cose – forse il surplus di agosto. Senza considerare gli aumenti ulteriori che scatteranno ad ottobre.
“Far quadrare i conti di un Comune di 800 abitanti – scrive Carrara – non è mai facile perchè le risorse non sono mai molte e i servizi costano sempre di più. Non sono uno che si lamenta, non l’ho mai fatto e non lo farò di certo ora perchè ritengo che lagnarsi e lamentarsi sia inutile e non porti a nulla.
Tuttavia, qualche riflessione è doveroso farla, anche per spiegare la situazione che noi Amministratori ci troviamo ad affrontare. Durante questi anni, come già spiegato in altri post e articoli, abbiamo cercato di efficientare i vari stabili Comunali, attraverso i fondi Statali e Regionali, e di ridurre le spese che consideravamo non necessarie (Acquario del Po). Tutto questo ha portato a risparmiare qualche soldino che purtroppo poi abbiamo dovuto utilizzare per altre spese, soprattutto durante la pandemia. Perciò, nonostante le mille difficoltà siamo riusciti in questi 2 anni a non alzare le tasse (TARI a parte, ma è un altro discorso).
Tuttavia ora la situazione è molto cambiata. Il Comune, come tutti i Comuni italiani ed anche imprese e cittadini, sta affrontando un importante aumento dei rincari delle bollette ed in particolare di quelle riguardanti l’illuminazione pubblica. Mesi fa, anche provocatoriamente, sostenevo che un aumento dei costi dell’energia avrebbe messo i Comuni davanti ad un bivio: decidere se spegnere le luci dei paesi o meno.
Al momento non siamo a quel punto, ma non manca molto. Ed il motivo lo spiego dimostrando il rincaro che abbiamo avuto sull’illuminazione pubblica nella bolletta di Luglio 2022 (Quando il sole tramonta tardi e non vi erano ancora i rincari di Ottobre). Bolletta Luglio 2021: 1858.80 euro, Bolletta Luglio 2022: 5223.94 euro +181%.
Calcolando che annualmente pagavamo circa 40 000 euro di luce pubblica, fate voi i calcoli di quale somma in più dovremmo trovare per i rincari (almeno altri 40 000). Al momento lo Stato ha erogato circa 7000 euro, che però non sono assolutamente sufficienti come contributo, e la possibilità di utilizzare l’avanzo di bilancio.
Nel frattempo nel nostro piccolo, più per segno che per effettivo risparmio, abbiamo spento l’INFOPOINT, perciò se lo vedrete spento nei prossimi giorni il motivo è spiegato qua.
Ci attenderanno mesi difficili e le scelte da fare saranno delicate. Speriamo che l’Europa si svegli e decida di mettere un freno a questa speculazione energetica che sta portando al fallimento di aziende e comuni ed alla disperazione di molte famiglie. Ps: per quelli che commenteranno “ma basta prendere i soldi da li e spostarli la” c’é il bar. Il campari in due col bianco ve lo offro io“.
N.C.