Cronaca

L'ultimo saluto di Casalmaggiore
al dottorone che guardava avanti

Il saluto caloroso, partecipato e sentito della comunità a chi alla stessa comunità ha dato tanto, anzi tutto. Casalmaggiore mercoledì pomeriggio si è stretta attorno ai famigliari, ai parenti e ai colleghi del dottor Alfredo Camaiora. GUARDA LA FOTOGALLERY

Il saluto caloroso, partecipato e sentito della comunità a chi alla stessa comunità ha dato tanto, anzi tutto. Casalmaggiore mercoledì pomeriggio si è stretta attorno ai famigliari, ai parenti e ai colleghi del dottor Alfredo Camaiora, colui che – con l’esperienza dell’ambulatorio Comete – è stato prima di tutto un precursore e poi un realizzatore – meglio di quanto non sia riuscita a fare l’azienda ospedaliera “ufficiale” ancora oggi – della cosiddetta medicina territoriale e soprattutto della medicina di gruppo.

Nell’omelia dei funerali celebrati in Duomo a Casalmaggiore, il parroco don Claudio Rubagotti, pur non avendo conosciuto in modo approfondito Alfredo, è riuscito a tratteggiarne un ritratto azzeccato, grazie alle tante testimonianze raccolte in questi giorni passati alla morte in Spagna (a Malaga, dove si trovava a casa della figlia) di Camaiora. “E’ stato il volto umano della medicina. Il medico che vedeva nei pazienti prima di tutto delle persone – ha detto don Claudio – ed è proprio questa umanità che lo portava a rispondere alle telefonate fuori orario, a essere sempre presente per i suoi pazienti, andando oltre il compito del medico in senso stretto e risultando quasi un amico. Nell’ultimo viaggio che ha voluto fare per trovare la figlia in Spagna, io ci vedo un ultimo grande gesto d’amore”.

Al termine delle esequie sono stati tre i messaggi letti all’altare, uno anche da parte della figlia Giulia. Particolarmente toccante poi il pensiero della pediatra dottoressa Antonella Cozzini, tra le prime a seguire il dottor Camaiora all’ambulatorio Comete. “Sei stato un precursore, capace di sbattere i pugni sul tavolo per difendere le tue idee, ma al contempo di dare poi una pacca sulla palla alla persona con cui avevi discusso. Ci mancherà tutto di te. Le tue cene, la tua voglia di vivere che ti portava a viaggiare nella tua amata Grecia, non appena avessi avuto un minuto di tempo libero. La tua capacità di anticipare i tempi, introducendo vari esami come ad esempio lo screening mammografico, quando ancora a livello regionale e nazionale venivano snobbati o comunque erano poco sviluppati. Tutto questo è andato di pari passo con la tua volontà di creare qualcosa di nuovo e di efficace per il territorio. La medicina territoriale di cui tutti ora parlano tu l’hai inaugurata nel 2002, tra i primi in Italia. E’ giusto che oggi Casalmaggiore renda omaggio e merito al dottor Alfredo Camaiora”.

redazione@oglioponews.it (foto Alessandro Osti)

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